UGL Chimici interviene sulla vicenda Venator

Grosseto: Si è svolto a Firenze l'incontro tra Regione, Azienda, Sindaci dell'area nord della Provincia di Grosseto e Sindacati, nel quale è stato annunciato dalla Regione Toscana la non assoggettabilità alla VIA del progetto presentato dalla Venator sullo stoccaggio temporaneo nell'area del comune di Scarlino presa in concessione dalla multinazionale americana. Per la UGL erano presenti la Segreteria Confederale Regionale Toscana, il Segretario Provinciale Ugl Chimici e le RSU aziendali.

La UGL Chimici sostiene “Un piccolo passo in avanti è stato fatto, ma non ci creiamo facili illusioni, la strada è molto lunga e complicata. Adesso è il momento delle azioni concrete per tutelare sia i dipendenti della Venator, sia i dipendenti di tutto l'indotto che ormai stanno attraversando da mesi una vera e profonda crisi”.

Il Segretario Provinciale della UGL Chimici Grosseto-Siena Roberto Bocci, nonché RSU/RLSSA UGL della Venator dichiara “La notizia di oggi sicuramente ci da' una boccata di ossigeno e una speranza per il futuro, ma non è certamente la soluzione di tutti i nostri problemi. Quello che abbiamo richiesto all'Azienda è di rispondere immediatamente alle prescrizioni, solo dopo potrà iniziare a decorrere il tempo di 45 giorni in cui la Regione si è impegnata a rilasciare una autorizzazione allo stoccaggio temporaneo, contestualmente l'Azienda dovrà presentare il progetto per l'area di stoccaggio permanente. Questi sono i passi, non più rinviabili, per consentire alla Venator una progettualità concreta per il futuro, per poi traghettarci fino alla cava della Vallina acquisita dalla società a inizio anno, soluzione a lungo termine per il nostro Stabilimento”. 

Daniele Barometri, anch'egli RSU/RLSSA UGL della Venator, sostiene “La situazione societaria nel suo complesso ci preoccupa molto. Sebbene il giudice del tribunale del Texas abbia approvato il Capitolo 11, ci sono altri passaggi formali da attraversare per dichiararsene effettivamente fuori. Quindi adesso più che mai è necessario ottenere quelle autorizzazioni indispensabili per la sopravvivenza della Fabbrica, per farsi trovare pronti quando sarà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che dovrà decidere sul futuro dei vari siti produttivi.”

Roberto Bocci continua “Ad oggi non è stato attivato nessun tipo di ammortizzatore sociale e tutti i dipendenti percepiscono regolarmente il loro stipendio. La società ha più volte dichiarato che una volta ottenute le autorizzazioni, dovrà predisporre l'area del Comune di Scarlino per accoglierne i gessi, questa fase durerà circa due mesi che, unita alla crisi del mercato del biossido di titanio, ci fa supporre che la ripartenza dello stabilimento slitti sempre più avanti. Fin dall'inizio della crisi l'intera struttura della UGL non si è mai tirata indietro, continueremo tutti insieme a monitorare la situazione, sollecitando tutti gli attori in causa a dare celeri risposte che permettano di garantire un futuro occupazionale all'intera zona industriale. A settembre ci ritroveremo in Regione per un aggiornamento sulla situazione ed eventualmente sulle decisioni che dovranno essere prese, quello che ci auspichiamo è che finalmente tutti i tasselli di questo intricato mosaico siano al loro posto nel più breve tempo possibile perché i lavoratori di Venator e dell'indotto hanno adesso più che mai bisogno di certezze, questa situazione li sta logorando, mettendoli a dura prova ormai da molti mesi.”