Truffe online, FDI presenta Pdl per confisca strumenti informatici

On.le Fabrizio Rossi: “Servirà per contrastare le truffe online e tutelare i consumatori e cittadini che sempre più spesso incappano in raggiri su web, mail, sms e social network da parte di associazioni criminali. Anche in provincia di Grosseto i dati sono allarmanti”.

Roma: “Abbiamo presentato stamattina, nel corso della conferenza stampa alla Camera dei Deputati, la Proposta di legge tesa a contrastare le truffe online e quindi tutelare tutti gli utenti, spesso anziani e fragili, che di sovente s’imbattono in veri e propri raggiri criminosi sul web, tramite, mail, sms, social network”. Afferma il Deputato grossetano Fabrizio Rossi, cofirmatario della Pdl che recanti modifiche agli articoli 240, 640 e 640-quater del codice penale in materia di truffa nelle vendite per via telematica.

“Anche in città e in provincia di Grosseto – commenta Fabrizio Rossi, - i dati sono allarmanti e in forte aumento. Come già evidenziato alcuni mesi fa nel progetto “Over to over – Rafforzare la rete di auto-aiuto per attenuare l’isolamento e la fragilità e per prevenire le truffe agli anziani”, promosso dal Ministero dell’Interno e realizzato grazie all’integrazione del lavoro di Prefettura, Comune di Grosseto, Coeso Società della Salute, con la collaborazione delle Forze dell’ordine, la Asl toscana sudest, anche a Grosseto si osserva questa tendenza. Le truffe informatiche rilevate tra il 2019 e il 2022 sono aumentate del 93% a livello comunale e del 94% a livello provinciale, con oltre 580 le truffe e le frodi informatiche denunciate nel 2022 nella sola città di Grosseto, delle quali circa il 20% di queste ha visto colpite persone anziane”.

“La proposta di legge – spiega Rossi, - quindi, vuole prendere spunto dal dato oggettivo che è quello della costante crescita delle truffe online con il conseguente aumento delle vendite di prodotti mediante utilizzo di siti internet, e risponde all'esigenza di munire il diritto penale di adeguati strumenti repressivi: in particolare non vi è una specifica previsione normativa che contempli tale forma di truffa e non vi sono strumenti repressivi che possano costituire un ragionevole deterrente”.

"Si tratta di una Pdl che non ha colore politico, in quanto le truffe non hanno bandiera. La trasformazione criminale necessita anche di un'evoluzione normativa da parte nostra. Pertanto, ci siamo sentiti in dovere fare una Pdl per arginare le truffe online sempre più diffuse e capillari”, conclude Fabrizio Rossi.