Toscana: Marras fa il punto su patrimonio immobiliare

L’assessore risponde all’interrogazione della consigliera regionale Elisa Tozzi (Gruppo misto-Toscana domani)

Firenze: “Sviluppo Toscana è proprietaria di tre diversi compendi immobiliari dislocati nei comuni di Massa, Campiglia Marittima (frazione di Venturina Terme) e Prato il cui valore complessivo è di 20milioni e 126mila euro per 47mila 617metri quadrati totali”. Questa la risposta dell’assessore allo Sviluppo economico Leonardo Marras al primo punto dell’interrogazione in Aula di Elisa Tozzi (gruppo misto-Toscana Domani) in merito al Piano di valorizzazioni immobiliari della società in-house della Regione e al destino dei suoi lavoratori precari.

Riguardo agli spazi adibiti ad incubatori della sede di Massa, l’assessore precisa che “seppure con un risultato economico negativo dovuto alla mancanza di una occupazione complessiva idonea a sostenere le spese manutentive necessarie per la buona conservazione dei complessi immobiliari, rimane immutata la volontà di assicurare lo svolgimento dei servizi di gestione e controllo degli incubatori, fornendo supporto alle attività produttive delle nuove imprese insediate, nel quadro dei servizi qualificati alle imprese e del sistema di incubazione e start-up”.

In merito alle azioni che la Regione intende promuovere per stimolare l’attività di tale incubatore, Marras risponde che “queste seguiranno la soluzione che sarà indicata nel Piano di valorizzazione immobiliare, che prevede o la dismissione/vendita o la concessione dei servizi di gestione e funzionamento degli incubatori” e che “questa azione di supporto seguirà gli sviluppi della valorizzazione del complesso immobiliare, eventualmente anche grazie ad un diverso soggetto concessionario, che verrebbe remunerato dalle imprese insediate attraverso un corrispettivo che copra i costi di manutenzione e funzionamento della struttura oltre ai servizi di formazione, tutoraggio, monitoraggio e valutazione delle attività svolte.”

Infine, sul tema del precariato e delle prospettive occupazionali dei lavoratori che operano a tempo determinato in Sviluppo Toscana, l’assessore precisa che “le persone che potrebbero rientrare in un percorso di stabilizzazione sono tre e che si tratta di contratti già scaduti e non prorogabili o rinnovabili perché hanno già raggiunto il limite massimo di 36 mesi previsto dall’accordo di prossimità per finalità di maggiore occupazione, gli altri contratti a tempo determinato presenti in azienda sono otto, attivati nel corso degli ultimi 16 mesi, quattro dei quali non hanno maturato neppure i 12 mesi di anzianità”.

“Sulla situazione degli immobili, sul patrimonio immobiliare e sulle prospettive di gestione il quadro che ci ha offerto l’assessore merita un monitoraggio attento in prospettiva di quelle che sono le intenzioni della Regione. Prendo questa risposta come un pezzo del puzzle che si inserisce in quel complesso di procedimenti ed iniziative che sta intraprendendo la Giunta. Da questo punto di vista mi ritengo parzialmente soddisfatta”, precisa la consigliera Elisa Tozzi.