Tavolo della Salute : 'Al Falusi forse arriva Giani per la recita finale e chiudere il concerto, andrà tutto bene'

Massa Marittima: Sembra imminente la visita del presidente della regione Toscana Eugenio Giani alla RSA del Falusi, voci e preparativi si inseguono in queste ultime ore e la danno come cosa certa.

Speriamo – affermano Fiorenzo Borelli, Daniele Brogi, Daniele Gasperi, Luciano Fedeli e Paolo Mazzocco - che non sia la visita di rito con la quale presidente e amministratori locali elogeranno il lavoro del commissario, quello delle istituzioni locali, la bellezza della struttura e si incoraggeranno i lavoratori, come da copione in queste occasioni ed annunci anche l'abbattimento della locazione di Follonica che doveva essere la prima delle cose da fare senza passare subito alle esternalizzazioni.

I rappresentanti delle opposizioni Massa Comune e Lega, il PCI delle Colline Metallifere, il Tavolo della Salute rimarcano i ritardi nella conduzione di tutta la vicenda che è stata resa drammatica dall'inerzia della regione e dei comuni sedi di strutture come scritto nero su bianco da Brenci e dal CdA dimissionario a matrice praticamente tutta PD.

Nello specifico il tema dell’affitto della RSA Marina di Levante è quella che ha fatto saltare il CdA che si è sentito abbandonato e non considerato dalla Regione e dai comuni.

Affitto che già dal 2018 era uno dei punti rimarcati anche da Poli che doveva essere rivisto ma poco o nulla è stato fatto, facendo invece precipitare il bilancio dell’istituto in un passivo pericoloso, risanato sulle spalle dei lavoratori con la privatizzazione di 3 nuclei della sede di Massa Marittima da parte del commissario.

Commissario nominato dal sindaco che è anche responsabile del settore contabilità del comune ovvero dall’ente che doveva garantire il controllo e non gestire l’ASP. Insomma se la suonano e se la cantano perché chi gestisce è il controllore di se stesso e quindi la visita di Giani sarà una auto-celebrazione nella quale Regione e Comuni assolveranno se stessi dalle accuse ed anzi affermeranno la bontà del lavoro svolto e le grandi prospettive che questo darà per il futuro. Tutto OK per il PD che a livello locale non si è mai espresso e che a livello provinciale ha benedetto l’operazione attraverso la voce del segretario Giacomo Termine.

L’ARS, un ente tecnico istituito da una legge regionale, è dotato di comitato di gestione e tecnico come l’ASP gode di autonomia finanziaria e gestisce servizi di rilevazione dati per conto della regione e di altri enti, ha visto in meno di un mese, alla fine del 2019, il suo affitto portato da 120mila euro/anno a 180 euro/anno. La stessa cosa doveva essere fatta per il Falusi ma non è stato così e nel frattempo sono passati anni e accumulate perdite sino quasi al fallimento scaricando le responsabilità sugli eccessivi costi del lavoro.

L’abbattimento l’aveva chiesto il Brenci e tutto il CdA dimissionario senza ricevere mai risposta, è stato chiesto in audizione il 16 settembre dalle opposizioni e dal Tavolo, Ulmi ha presentato una mozione che è stata strumentalmente bocciata e nei fatti sino ad oggi la risposta non c’è stata e il Falusi in due anni ha perso 230mila euro e per risanare la perdita si è privatizzato. Giuntini aveva dichiarato solennemente in consiglio ad aprile che la questione prioritaria era quella della locazione, che si era mosso, aveva fatto richiesta alla Regione e che attendeva risposta. Risposta che non è mai arrivata e addirittura la consigliera Donatella Spadi nel corso della discussione delle terza commissione della Regione Toscana sulla mozione Ulmi, dichiarava che nessuna richiesta era pervenuta dai sindaci.

Che dire, gli atti parlano da soli ed anche se il sindaco non ci darà occasione di confronto pubblico per chiarire la cosa, li pubblicheremo dimostrando così da che parte sta la verità. Intanto forza Giani, se è vero che arrivi al Falusi, nella sua visita, oltre ai riti di occasione, metti la parola fine alla voce affitto del Falusi, che grava sul bilancio, sottrae risorse dalle tasche dei cittadini e costerà tanto anche ai lavoratori, almeno questo di buono sarà stato fatto", concludono Fiorenzo Borelli, Daniele Brogi, Daniele Gasperi, Luciano Fedeli e Paolo Mazzocco.