Scuola: piano di rientro in presenza e in sicurezza
Passa la mozione Italia Viva. Il Consiglio approva anche l'altro atto di indirizzo presentato dal gruppo per rivedere le disposizioni relative al taglio delle cattedre in Toscana.Firenze: Attivarsi in tutte le sedi istituzionali affinché sia possibile prevedere un piano strutturale e puntuale di rientro a scuola in sicurezza e adoperarsi affinché i soldi stanziati per gli investimenti per la ripartenza delle attività scolastiche siano impegnati per garantire che la didattica sia in presenza nelle aule con le dovute precauzioni.
È quanto chiede la mozione presentata dai consiglieri di Italia Viva, Stefano Scaramelli, Elisabetta Meucci e Massimo Baldi, approvata dall'Aula in chiusura dei lavori di mercoledì 17 giugno.
L’atto si riferisce al “decreto rilancio nel quale su 55miliardi di investimento complessivo, un miliardo e mezzo viene destinato al settore scuole” e nello specifico “uno stanziamento di 40milioni di euro per organizzare l’esame di maturità in presenza e 290 milioni per l'università che ripartirà a settembre”. Si ricorda che il decreto “stabilisce 16mila assunzioni di nuovi docenti e prevede 65milioni di euro per le scuole paritarie dell’infanzia, pubbliche o private, a copertura del mancato versamento delle rette scolastiche mentre nella fascia 0-6 sono previsti 80 milioni per coprire le rette mancanti e aumentare il fondo regionale (15 milioni)”. Il decreto, si ricorda ancora nella mozione “stanzia 331milioni per l’acquisto di device e connettività per l’adozione di misure di sicurezza e protezione e assistenza medica e per l’adattamento degli spazi in vista del rientro”.
Il Consiglio regionale approva anche la mozione, sempre a firma di Italia Viva, per sollecitare il Governo e il ministero competente a rivedere le disposizioni sul taglio delle cattedre nelle scuole in Toscana, e avviare un'ampia riflessione “in tempo utile per il rientro in classe a settembre”.
In sede di dibattito la vicecapogruppo Pd Monia Monni ha dichiarato che “servono più insegnanti. La riflessione dovrà essere fatta anche per decidere sul tipo di didattica da immaginare. La scuola deve essere messa la centro dell'agenda politica. Deve tornare ad essere leva per ascensore sociale".
Voto favorevole “convinto” è arrivato da Tommaso Fattori (capogruppo Sì-Toscana a sinistra): “Stupisce che si riaprano gli stadi e non le scuole. È questo il momento di investire per ripartire a settembre in presenza. Scuola e sanità sono due dimensioni fondamentali per la ripartenza e per costruire il futuro al Paese”, ha dichiarato.
Sì convinto ad entrambe le mozioni è arrivato anche da Luciana Bartolini (Lega): “La scuola è stata la grande assente di tutto questo periodo. Dovrà essere riaperta in sicurezza e senza le barriere annunciate”.
“La scuola è centrale e deve rimanere pubblica, come la sanità”, ha affermato Andrea Quartini (M5S) annunciando il voto favorevole. “Mi piace l'idea di un Piano e tuttavia non siamo ancora fuori dall'emergenza. Eviterei polemiche su protezioni e misurazione della temperatura. Continuiamo a mantenere un atteggiamento di prudenza” ha dichiarato.