Saccardi: “L'agricoltura è strategica, c'è ancora bisogno di una forte politica europea”

Ad Agrofutura l'intervento dell'assessore Marras: "Una risorsa anche in chiave turistica e industriale. La capo di Gabinetto Manetti: "In Toscana le donne una forza motrice fondamentale nel settore agricolo"

Firenze: “L'agricoltura è il primo settore dell'economia anche se spesso ce lo dimentichiamo ed è bello che in questi due giorni sia tornata al centro del dibattito con una riflessione a 360 gradi con esperti, con esponenti della politica, con aziende, con le associazioni e le organizzazioni agricole”.

Così la vicepresidente e assessora all'agricoltura Stefania Saccardi intervenuta nella prima giornata di Agrofutura Festival la tappa toscana della rassegna nazionale dedicata all'innovazione, alla sostenibilità e alle nuove politiche per il mondo agricolo che si svolge oggi e domani a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana.

"Certamente il tema della remuneratività del lavoro agricolo è uno degli elementi oggetto della politica agricola comune, cioè della PAC, che noi ci auguriamo sia presente anche nella prossima programmazione - ha detto Saccardi - perché il rischio è che dal 2027 in poi l'Europa preveda un fondo unico a sostegno degli stati non diviso a seconda delle politiche e che quindi l'agricoltura torni ad essere l'ultimo settore invece che il primo. Credo che a livello europeo si debba insistere perché continui ad esistere una Pac, cioè una politica agricola delle destinate risorse esclusivamente all'agricoltura e perché si faccia un'agricoltura che certamente tenga conto dell'ambiente, ma che non sia più considerata la nemica dell'ambiente. L'agricoltura ha un ruolo principale che è quello di fornire cibo, cibo di qualità e quindi salute ai cittadini del nostro paese, ma anche del mondo intero. prodotti”.

"L'agricoltura è una risorsa anche in chiave turistica – ha quindi detto Leonardo Marras, assessore alle attività produttive e al turismo - , e in chiave industriale, perché oggi parlare di agricoltura di precisione significa allearsi con una certa industria che arriva fino all'aerospaziale, quindi è davvero una grande piattaforma di collaborazione che può essere al centro del futuro della nostra regione.

Dal punto di vista turistico è ciò che disegna il paesaggio che ci restituisce il più grande interesse per la Toscana riconosciuto nel mondo.

Attraverso Vetrina Toscana, abbiamo uno strumento che può essere una piattaforma di mercato per incontrare e per offrire uno spazio ulteriore agli agricoltori, ai prodotti agricoli, ai prodotti di qualità dell'agricoltura toscana attraverso tutto ciò che significa la ristorazione in Toscana. Perché non dimentichiamo che questo è un comparto che per numero di esercizi è il più alto d'Italia, copre l'11% della spesa nazionale ed ha una grande propensione internazionale perché il 70% di questa spesa è legata al turismo straniero utile al sostegno all'agricoltura viene dal turismo e alimenta il turismo”.

“Se il titolo stesso di una manifestazione quale Agrofutura rimanda alla possibilità di incrociare l'agricoltura e l'agroalimentare con il futuro questo può succedere perché nell'agricoltura le donne sono sempre più protagoniste”.

Lo ha detto Cristina Manetti, capo del Gabinetto della Regione Toscana e ideatrice de La Toscana delle Donne, intervenuta nel panel del primo pomeriggio dedicato all'imprenditoria femminile.

"E molto si deve alle donne - ha continuato - se oggi non siamo più a parlare di una realtà segnata dall'e dalla mancanza di ricambio generazionale, ma piuttosto di innovazione, di progetti 4.0, di imprenditoria giovanile, di tematiche quali la cultura del paesaggio e la sostenibilità delle produzioni. In Toscana, le donne rappresentano una forza motrice fondamentale nel settore agricolo, con quasi 12 mila imprese femminili e trentamila lavoratrici complessive. Non si limitano a subentrare nelle aziende di famiglia, ma attivando l'agricoltura, apportando innovazione e diversificazione. Le giovani imprenditrici under 35, in particolare, stanno introducendo approcci "smart" e maggiore consapevolezza su temi sociali. Il loro impegno contribuisce a ridurre il diverso di genere e apporta benefici a tutta la comunità toscana, motivo per cui questa realtà è al centro del progetto regionale "Toscana delle Donne".