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Riprende vita la Mediateca digitale della Maremma: il progetto e un nuovo sito
Recuperato e digitalizzato l’archivio di oltre 100 pellicole che raccontano il territorio dalla Prima guerra mondiale ad oggi. Online da lunedì 21 marzo la piattaforma web per lo streaming
Ma per la Mediateca si apre adesso un nuovo capitolo. A settembre 2021 il ministero della Cultura ha riconosciuto all’archivio un “alto valore storico e culturale”, finanziando il progetto dell’associazione Kansassìti, elaborato con la collaborazione di Fondazione Grosseto Cultura, per l’opera di recupero, restauro, digitalizzazione e archiviazione delle pellicole della Mediateca attraverso sofisticati strumenti tecnologici e un nuovo sito web. Il portale www.mediatecadigitaledellamaremma.com – creato dalla web designer Flavia Monechi e curato graficamente dallo studio Ecol di Prato – sarà online da lunedì 21 marzo e la prima retrospettiva disponibile in streaming riguarderà il lavoro del cineasta Gianni Bernardini, uno sguardo sperimentale sulla città di Grosseto degli anni Sessanta e Settanta.
Il materiale a disposizione è molto vasto: dalla riforma agraria all’industria mineraria, dalla Seconda guerra mondiale alla Resistenza, passando per la bonifica agraria e l’alluvione del 1966, fino ai fatti più recenti. Ma il lavoro di ricerca non terminerà con la messa online dell’archivio: l’obiettivo dell’associazione Kansassìti è continuare a raccogliere materiale dalle cineteche ma anche dalle collezioni private per tracciare una storia per immagini della Maremma.
«L’upgrade – spiega Francesco Ciarapica presidente dell’associazione Kansassìti – si sviluppa su tre passaggi fondamentali: il restauro delle pellicole, lo sviluppo di un sito web interattivo e l’acquisto di un’attrezzatura professionale per le riprese video e per la produzione e post-produzione di nuove opere. Queste pellicole ritornano oggi digitalizzate in 4k grazie al lavoro di restauro della società Ri-Prese in accordo con l’università Iuav di Venezia. Oltre alla filmografia di Bernardini saranno presto disponibili in streaming i film “Io non sono un Crumiro” di Enzo Micheli, girato nel secondo dopoguerra e ambientato tra le case degli sfollati che abitavano il Cassero di Grosseto, l’intero repertorio, conservato dal figlio Luca, del regista e fondatore del Cineclub grossetano, Enrico Bernazzani, e l'archivio della famiglia Pucci con i filmati di Jacopo Pucci. Il nostro progetto prevede anche la creazione di un nuovo archivio di audiovisivi composto dai film di famiglia, un grande catalogo dove recuperare le vecchie bobine che molti di noi conservano senza avere più la possibilità di rivedere».
La nuova vita della Mediateca rientra nel Piano strategico della Cultura del Comune di Grosseto. «Grazie a “Maremma in movimento”, il bellissimo progetto della Mediateca della Maremma – dichiara l'assessore alla Cultura del Comune di Grosseto, Luca Agresti – verrà realizzato un archivio digitale di tutte le vecchie pellicole che sono state girate nel nostro territorio. La digitalizzazione comprende inoltre un lavoro di pulizia e recupero delle pellicole stesse, che richiede un impegno notevole che si concretizzerà in una raccolta con cui ricordare e conservare quella che effettivamente è una parte della nostra storia. Siamo sinceramente soddisfatti di questo nuovo progetto che riporterà a galla il cinema del passato e che valorizzerà il settore culturale di cui fa parte. “Maremma in movimento” si inserisce perfettamente nel quadro del nostro Piano strategico della cultura, coerentemente con l’obiettivo di una valorizzazione profonda di un patrimonio culturale che merita di essere riscoperto e promosso come mai fatto in passato».
Tutto il materiale sarà a disposizione delle scuole della provincia che potranno utilizzare e consultare l’archivio della Mediateca. Il materiale sarà costantemente aggiornato per creare progetti diversi tra loro pensati per differenti target e verrà arricchito grazie alla collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Mediateca Toscana di Firenze, Fondazione Grosseto Cultura, la Biblioteca comunale Chelliana, il Clorofilla film festival, l’archivio Foto Gori e l’Isgrec.
Giovanni Tombari, presidente di Fondazione Grosseto Cultura
Gabriele De Stefano, Kansassìti
Luca Agresti, assessore alla Cultura del Comune di Grosseto