Il responsabile provinciale di Libertà e Giustizia, il follonichese Paolo Dolfi, ci ha inviato un articolato documento con il quale invita gli elettori maremmani a votare NO alla riduzione dei parlamentari, durante il Referendum che si terrà nei giorni 20 e 21 settembre prossimi. Questo il testo che esprime le posizioni dell’ associazione culturale:
Follonica: “Il circolo di Libertà e Giustizia “Maremma Grossetana” crede che il progetto politico che ha portato alla riduzione dei senatori e dei deputati, si risolva in un attacco al ruolo della rappresentanza parlamentare proprio quando ne andrebbe rilanciato il peso, per rendere più unito e più giusto il Paese.
Di fronte al disastro umano, economico, occupazionale e sociale provocato dalla pandemia e alla gravità dei problemi che il popolo italiano si trova ad affrontare in questo momento storico, risalta la vacuità di una politica che, anziché affrontare i problemi reali, ha cavalcato il disagio sociale per costruirsi un consenso fondato sulle illusioni dell’antipolitica.
Negli ultimi anni si è alimentata l’illusione che il malessere della società sia frutto dei privilegi della casta, che dimezzare le pensioni dei parlamentari sia stato un grande successo popolare, che il disagio politico che nasce dal vuoto della rappresentanza sia colpa delle istituzioni politiche rappresentative, che quindi devono essere ridimensionate, a cominciare dal Parlamento.
La riforma costituzionale che andremo a votare è il frutto più significativo che questa politica di diseducazione di massa. Tagliare il numero dei parlamentari non è solo una questione di numeri o di costi. Si tratta di una riforma destinata ad incidere sulle modalità di organizzazione della rappresentanza attraverso la quale si esprime e si realizza il principio fondamentale della Repubblica secondo cui la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione e che attribuisce al parlamento un ruolo centrale nel nostro sistema democratico.
Il percorso di questa riforma costituzionale è stato alimentato dalla grande menzogna, che riducendo il numero dei parlamentari si punisce la casta, mentre, al contrario, si puniscono i cittadini che vedranno diminuita la possibilità di eleggere un “proprio” rappresentante, si darà un potere sempre maggiore a chi non ne risponde direttamente agli elettori, proseguendo nella separazione tra cittadini e rappresentanti.
Il taglio dei parlamentari sommato alle norme elettorali in vigore apre una ferita nella capacità di rappresentare i cittadini, i territori, le posizioni politiche esistenti nel paese, creando per di più squilibri tra le aree territoriali a parità di popolazione. Ciò è tanto più grave alla luce della legge elettorale vigente caratterizzata da una forte quota maggioritaria, con liste bloccate nel proporzionale e voto obbligatoriamente congiunto tra candidato uninominale e lista collegata, con l’effetto di comprimere notevolmente la possibilità dell’elettore di scegliere i propri rappresentanti.
Il nostro Paese deve affrontare delle grandi sfide di cambiamento per risollevarsi dal disastro provocato dalla pandemia, ma per farlo bisogna sconfiggere l’attitudine della politica a vendere illusioni e a creare falsi miti”. Per questo è importante respingere la mutilazione della rappresentanza che ci viene proposta ed è oggetto del referendum. Mobilitiamoci tutti per respingere questo ulteriore sfregio alla nostra democrazia costituzionale e votiamo no al referenduin", così termina il comunicato.