Piano rifiuti: informativa Giunta, il dibattito in Aula

Gli interventi dei consiglieri Lucia De Robertis (Pd), Maurizio Sguanci (Italia Viva), Francesco Gazzetti (Pd), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Donatella Spadi (Pd), Valentina Mercanti (Pd), Massimiliano Pescini (Pd), Stefano Scaramelli (Italia Viva) e la replica dell’assessore Monia Monni. Approvate con voto unanime due proposte di risoluzione collegate all’informativa della Giunta, presentate rispettivamente dal Partito democratico e da Italia Viva. Decadute quelle presentate dai gruppi di opposizioni

di Paola Scuffi

Firenze – Si è chiuso con l’approvazione all’unanimità di due proposte di risoluzione, una presentata dal Pd e l’altra da Italia Viva, il dibattito sull’informativa della Giunta sul documento preliminare al Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti e delle bonifiche. Poiché i gruppi di opposizione hanno abbandonato l’Aula prima dell’inizio della discussione e non hanno partecipato alle fasi di votazione sono invece stati dichiarati decaduti gli atti collegati da loro presentati.

Ad aprire il dibattito è stata Lucia De Robertis (Pd), presidente della commissione Territorio, ambiente, mobilità, infrastrutture, che dopo aver ringraziato l’assessore per la comunicazione svolta e per la disponibilità manifestata nei confronti della commissione, “chiamata a mesi di duro lavoro e confronto di opinioni”, si è scusata per “gli assenti”. “Mi scuso per chi non è qui ad ascoltare e a dare indirizzi – ha sottolineato. – L’informativa ci convince, e il Partito democratico darà un contributo concreto”, ha assicurato la presidente, ribadendo il ruolo del Consiglio e della commissione competente, “in un processo di trasparenza e di confronto tra noi e le istituzioni, tra noi e le comunità, tra noi e i cittadini”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maurizio Sguanci (Italia Viva), che ha parlato di condivisione del Piano rifiuti definendolo un “architrave della programmazione regionale, con Consiglio regionale e commissione, ma anche con le comunità locali”. Da qui la necessità di prevedere una adeguata dotazione impiantistica, che guardi anche alla realizzazione di nuovi impianti, di puntare a tecnologie realmente green, e assicurare una equa imposizione tariffaria, per cittadini e imprese. “La nostra sfida è arrivare ad una regione europea autosufficiente e innovativa – ha concluso – e noi parteciperemo convinti”.

Di “momento importante e avvio di un percorso ampio e articolato” ha parlato Francesco Gazzetti (Pd), che ha affermato “di avvertire un senso di disagio guardando i banchi dell’opposizione”. “Provengo da un territorio dove si è consumata la problematica della sensazione di percepire l’imposizione di scelte – ha affermato. Con il percorso che oggi inauguriamo stiamo andando nella direzione di recepire, invece, la sofferenza della popolazione”. Da qui l’invito ad impegnarsi per affrontare questo “momento sfidante”.

“Quanto accaduto in quest’Aula mi conferma nella sensazione che le richieste della pregiudiziale e della sospensiva siano state più un atto politico di chi vuol bloccare un percorso, che un atto di rispetto di rilevanza giuridica e di legittimità”, ha esordito Vincenzo Ceccarelli (Pd), giudicando “poco elegante lo strattonamento nei confronti del Segretario generale del Consiglio, che non è tenuto a dare pareri di legittimità: la Giunta ci ha chiarito di aver rispettato l’iter e questo ci permette di iniziare il percorso”. “Entriamo nel vivo di un procedimento – ha affermato – per arrivare ad uno strumento di cui la Toscana ha estremo bisogno”.

Donatella Spadi (Pd), dopo aver ringraziato l’assessore e la commissione competente, si è soffermata sulle risorse del Pnrr, che spingono alla riconversione ecologica, ma soprattutto su aspetti legati al proprio territorio, ovvero al Parco minerario e alle bonifiche di Scarlino. “Sono interventi strategici importanti e avrei preferito che i colleghi della minoranza fossero qui per dire le loro ragioni”, ha affermato la consigliera.

“Abbiamo perso due giorni per vizi formali, quando fuori c’è un mondo che aspetta e ci invita a correre”, ha sottolineato Valentina Mercanti (Pd), chiarendo “che oggi non stiamo parlando solo di rifiuti ma anche di economia”. “A noi tutti il compito di impegnarci, usciamo dal gioco delle parti politiche – ha invitato la consigliera – non facciamo mancare il coinvolgimento del Consiglio regionale e confrontiamoci con i territori, per dare risposte alle aziende”.

A “stigmatizzare quanto accaduto” ci ha pensato Massimiliano Pescini (Pd): “Era evidente la diversità di vedute nel corso del confronto, ma l’esito del voto ci ha permesso oggi di discutere nel merito di un atto fondamentale per la legislatura". “Abbandonare l’aula è venir meno agli impegni – ha sottolineato – come maggioranza ci troviamo in beata solitudine a iniziare un importante percorso, per dare risposte alla Toscana tutta”. “Se riusciremo a fare ciò che i cittadini si aspettano avremo ben svolto il nostro compito”, ha concluso.

Stefano Scaramelli (Italia Viva), dopo aver ringraziato per poter entrare nel merito di quello che è un atto fondamentale: ha affermato: “Misureremo la legislatura sul coraggio di approvare tale Piano”, in un livello di condivisione non solo regionale ma anche locale, quale duplice passaggio di garanzia per tutti”. La sfida principe è arrivare ad una “regione europea autosufficiente nel rispetto dei territori”, ha concluso il consigliere, ribadendo il “sostegno di Italia Viva alla Giunta regionale toscana”.

Puntuale la replica dell’assessora Monia Monni: “Oggi la differenza tra chi si assume le proprie responsabilità e chi vi si sottrae è evidente, basta guardare i banchi del Consiglio regionale”. E ringraziando gli interventi dei consiglieri del Partito democratico e di Italia Viva, ha parlato di “indirizzi fondamentali” e di “fiducia nei territori”: “staremo accanto ai territori e ci assumeremo le nostre responsabilità”, ha assicurato. “L’idea della Giunta è quella di lavorare gomito a gomito col Consiglio, approfondendo le varie questioni nella commissione competente”, ha concluso Monni, non mancando di ringraziare Federica Fratoni: “ci siamo inseriti nel solco di un lavoro fatto dalla precedente Giunta regionale”.

Il lungo dibattito si è quindi concluso con l’approvazione degli atti collegati. Decaduti quelli presentati dai Gruppi Misto – Toscana domani, Fratelli d’Italia e Lega, il Consiglio regionale ha approvato le proposte di risoluzione – illustrate nel corso degli interventi dai consiglieri del Partito democratico e di Italia Viva – registrando su entrambe l’unanimità dell’aula.

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Le schede degli atti approvati

Proposta di risoluzione Gruppo Partito democratico

Una serie di impegni per l’esecutivo regionale caratterizza la proposta di risoluzione del gruppo consiliare del Partito democratico, collegata all’informativa della Giunta relativa al documento preliminare al Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti e delle bonifiche (Piano per l’economia circolare). In particolare si ribadisce l’impegno alla “promozione dell’economia circolare e di una gestione sempre più sostenibile dei rifiuti, con l’aumento della raccolta differenziata all’80 per cento entro il 2030, operando per la creazione di filiere produttive incentrate sui rifiuti come risorsa, riducendo al massimo la presenza di discariche e termovalorizzatori e favorendo la riconversione tecnologica degli impianti esistenti; alla contrarietà all’apertura di nuove discariche; a garantire un sistema tariffario sostenibile per i cittadini e per le imprese; a continuare ad utilizzare gli introiti del tributo speciale per i conferimenti in discarica, per sostenere le politiche di incentivazione della raccolta differenziata sul territorio regionale; a prevedere un’adeguata dotazione impiantistica basata su tecnologie green e affidabili, in grado di garantire la piena autosufficienza regionale; a perseguire il rafforzamento della dotazione impiantistica per il trattamento dei rifiuti speciali in un’ottica di economia circolare a servizio delle imprese e dei distretti produttivi toscani; infine, ad informare periodicamente il Consiglio regionale e la commissione competente sugli esiti della procedura di avviso pubblico esplorativo e sui successivi passaggi preliminari all’adozione del piano”.

L’atto, dopo una puntuale e cronologica ricostruzione delle normative in materia, si sofferma in particolare sugli obiettivi indicati nell’informativa, come la necessità di orientare la gestione dei rifiuti verso la realizzazione di una vera e propria “industria dei rifiuti” nel quadro di una forte regia pubblica; l’utilità di affiancare ai termovalorizzatori attualmente presenti in Toscana altre tipologie di impianto che sfruttano tecnologie alternative, riducendo fortemente l’emissione di anidride carbonica in atmosfera; e infine la promozione di ulteriori misure per l’economia circolare, con interventi volti ad adottare processi produttivi attenti alla riduzione degli sprechi di materia, oltre che a confermare il principio di prossimità del trattamento dei rifiuti urbani e speciali.

La risoluzione, inoltre, evidenzia come l’avviso pubblico esplorativo rivolto agli operatori del settore “oltre ad essere un utile strumento per il raggiungimento dell’obiettivo di chiusura del ciclo di rifiuti urbani in Toscana, debba essere considerato un fattore di promozione di una nuova prospettiva di natura industriale coerente con le finalità di tutela dell’ambiente e di partecipazione al processo di transizione ecologica”. L’atto, infine, ricorda lo stanziamento di oltre 59 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che ha, tra i suoi principali obiettivi, la piena sostenibilità ambientale.

Proposta di risoluzione Gruppo Italia Viva

Nella proposta di risoluzione del Gruppo di Italia Viva, collegata all’informativa della Giunta regionale, circostanziati e stringenti sono gli impegni per l’esecutivo regionale. In primis l’atto ribadisce “l’urgenza dell’approvazione di un Piano efficace e innovativo, in una logica di transizione energetica, che determini una adeguata dotazione impiantistica e che non veda pregiudiziali strumentali nella realizzazione di nuovi impianti o nell’adeguamento di quelli esistenti”. Da qui la richiesta di “valutare come luoghi ideali della programmazione e della realizzazione di impianti le aree industriali dismesse del territorio, con l’obiettivo della riqualificazione di zone abbandonate o degradate”.

La proposta di risoluzione, inoltre, impegna la Giunta a “prevedere qualsiasi dotazione impiantistica tecnologicamente avanzata, in grado di garantire la piena autosufficienza regionale, promuovendo la chiusura del ciclo di trattamento dei rifiuti dei diversi Ambiti della Toscana, attraverso logiche compensative tra territori e favorendo un’equa riduzione dell’imposizione tariffaria”.

La risoluzione, infine, impegna il governo regionale a “sviluppare ogni decisione inerente il Piano sulla base di un doppio livello di valutazione che veda protagonisti, da un lato attraverso la condivisione puntuale di ogni passaggio il Consiglio e la commissione competente, dall’altro le comunità locali, che diventano partecipi e protagoniste delle scelte, mediante uno schema in cui i privati potranno manifestarsi in maniera trasparente, solo sulla base di avvisi pubblici”.

L’atto tende a sottolineare, in modo particolare, la necessità del coinvolgimento delle comunità locali, nella formazione delle scelte di livello regionale, e la necessità che la programmazione in materia di rifiuti abbia come obiettivo la totale autosufficienza regionale, attraverso una dotazione impiantistica sulla base delle oggettive necessità del territorio.