PCI: "Mura civiche, ci risiamo"

Massa Marittima: «Solo pochi giorni fa - scrivono Fiorenzo Borelli, Daniele Brogi e Daniele Gasperi - ci eravamo posti una domanda sullo stato delle mura e la risposta è già arrivata e lo dimostra la nuova puntellatura di un’altra porzione di mura che forse, diciamo forse perché nessuno ne ha dato conferma, un'altra parte di patrimonio è pericolante.

Dal 2018 annunci, puntellature, poi una prima frana nel dicembre 2022 dovuta, secondo l’amministrazione, alle eccezionali piogge e non ai 5 anni trascorsi ad aspettare che una mattina un boato facesse capire che le mura si erano stancate di aspettare.

Erano passati anni dalla prima “frattura” e sono passati mesi dal primo crollo e chissà se ancora una volta si starà a guardare, magari per sentirsi dire che se franano si risparmiano i soldi per la rimozione dei conci.

I dubbi e le perplessità espresse nel recente articolo sono quindi vere e sempre più preoccupante si fa lo stato delle mura restate in piedi certificato dall’apposizione di una nuova struttura a “retta” di una parte delle mura civiche che dimostra che la stabilità di un altro tratto non gode di salute.

Ribadiamo che nella programmazione è meglio restare con i piedi bene piantati in terra e magari invece di progettare interventi costosi e inutili, si pensi alla salvaguardia di un patrimonio che rischia di diventare pezzo dopo pezzo, macerie.

E la Regione che fa, resta a guardare, magari Giani ritorni a fare una gita a Massa per una foto sulla stampa o ha intenzione di mettere risorse come è stato fatto per Magliano in Toscana per aiutare il comune nel ripristino della storia di una città che sempre più fa i conti con le promesse disattese e i libri dei sogni che a ogni campagna elettorale viene scritto per poi restare solo promessa».