PCI: "La Venator verso il Game Over grazie all'immobilismo"
Massa Marittima: «È il mondo delle incertezze e delle paure - si legge nella nota della Segreteria PCI Grosseto e Colline Metallifere - così anche per Venator e per i lavoratori dell’azienda, dell’indotto e per l’economia del territorio si prospettano ancora tempi difficili.
Anzi ci verrebbe da dire siamo al capolinea poiché nel giro di mesi, massimo un anno, potrebbero trovarsi a casa decine e decine di lavoratori.
Evidentemente un problema che si trascina da anni non è mai stato affrontato dalla politica in modo serio, strutturale ed energico. A questo poi si devono aggiungere le a scelte regionali perentorie, dettate dalla burocrazia e sulle quali sono stati fatti poi dietrofront, che stanno portando all’acuirsi della crisi.
Una crisi economica fatale che colpirebbe non solo i lavoratori ma la tenuta dell’intero comprensorio.
Se l’idea è quella di chiudere l’impianto, come ci ha detto un lavoratore, alla prossima manifestazione porterà le bollette e conti delle nostre famiglie ai politici che si presentano ai cancelli per raccattare consensi per le elezioni e poi sparire o pontificare da Firenze o Roma il nulla.
La difesa dei posti di lavoro, in una società che conosce continue crisi, è fondamentale e deve diventare una priorità, noi come PCI, sosteniamo con tutti i nostri mezzi questo criterio che deve portare alla tutela del lavoro, alla sicurezza per ambiente, salute e territorio e spingiamo perché si esca da un immobilismo finalizzato solo a raccogliere consensi a destra e manca.
In primo luogo la Regione si assuma quindi l’onere di una scelta, governi e non sia vaga, non risolutiva, attendista, perdere un altro pezzo importante dell’economia rappresenterebbe il colpo definitivo di cui questo territorio non ha bisogno.
Non si può continuare a persistere proponendo soluzioni temporanee con prese di posizione ambigue e dannose sulla pelle dei lavoratori, sarebbe ora di dire basta».