PCI Colline Metallifere: 'Pediatria, c'è il privato ma solo per chi se lo può permettere'
Massa Marittima: Sulla pediatria territoriale e quella ospedaliera l’ennesimo bluff e il voler far apparire che il resto del mondo, compreso il PCI, facciano sempre tanta confusione perché le cose funzionano e sono seguite con attenzione ma non è così. La soluzione c’era già e sta venendo fuori, l’ennesima privatizzazione silenziosa che farà frugare nelle tasche i cittadini, naturalmente quelli che se lo possono permettere, mentre tutti gli altri si dovranno arrangiare con un servizio pubblico che fa acqua.
Non è arrivato un nuovo pediatra nelle Colline Metallifere in sostituzione della dottoressa che se n’è andata, non si è ripristinato il servizio ospedaliero tolto da qualche anno e neppure si potenzia, magari solo nei mesi delle vacanze, il servizio sulla costa, magari garantendo un pediatra h24 su Follonica.
Il taglio è stato fatto e resta, in alternativa nasce l’SOS pediatria dove se hai bisogno di una visita a domicilio per il tuo bambino, diventata rarissima con il sistema pubblico, scarichi l’applicazione sul tuo telefono, chiami, racconti i sintomi, chiedi una visita a domicilio, arriva il professionista e tutto è risolto con IL pagamento di un corrispettivo per la prestazione dopo la visita.
Così il diritto alla salute previsto dalla Costituzione, è garantito solo teoricamente a tutti facendo differenze tra i bambini: chi se lo può permettere paga e, se chi non se lo può permettere si arrangi con i pediatri convenzionati presenti.
Naturalmente non è una critica ai professionisti che si devono occupare di non pochi bambini in un territorio vasto, ma alle istituzioni e alla politica che hanno consentito all’azienda sanitaria di ridurre la pediatria territoriale e sopprimere quella ospedaliera senza opporsi come dovevano.
Non lo diciamo noi del PCI lo dicono i fatti e soprattutto gli atti. Anzitutto c’è da sfatare il mito che non ci sono i numeri per nuove convenzioni con pediatri di libera scelta. È falso.
Poi dalla riunione del Coeso Società della salute emerge un’altra verità. L’azienda ha fatto come gli pare ed i sindaci, dopo poche e deboli considerazioni, hanno accettato le decisioni imposte dall’azienda.
Più che una discussione al punto inserito da Termine all’ordine del giorno c’è stata una presa d’atto delle decisioni aziendali. Giuntini ha richiamato sì le difficoltà dovute all’assenza di un pediatra e il taglio effettuato nel 2015 del pediatra ospedaliero ma non si fatto sentire più di tanto.
Così sia la direzione generale che quella del Coeso-SdS hanno richiamato i parametri nazionali interpretandoli in modo sbagliato, affermando che la pediatria non è un problema della Società della Salute ma di altri, espropriando quindi i sindaci dell’autorità sanitaria che gli compete.
Dulcis in fundo, l’affermazione più colorita l’ha fatta un responsabile dell’azienda che con una chiosa finale ha affermato che la funzione principale del pediatra è quella di seguire lo sviluppo del bambino, non tanto quello di cura dello stato patologico. Una nuova interpretazione rispetto a quella ricorrente che prevede invece come funzioni del pediatra quelle di essere “il medico di fiducia impegnato nella prevenzione, cura e riabilitazione dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra 0 e 14 anni”.
Noi del PCI ci impegneremo comunque a fare in modo che questa situazione cambi, così afferma Lorenzo Pozzo a nome della segreteria del PCI di Grosseto e candidato al consiglio regionale.
Indipendentemente da quello che sarà l’esito delle elezioni faremo la nostra battaglia per dare al territorio quelle garanzie e certezze sul tema della pediatria, un tema come tutti i servizi sanitari governato in via prioritaria da logiche di mercato e interessi privati.