Ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima, Unità Operativa Complessa di Chirurgia, interviene Luca Minucci (FdI)

Grosseto: "Dopo la botta e risposta tra il circolo di Fratelli d'Italia Colline Metallifere e il PD di Massa Marittima per voce della Sindaca Irene Marconi, intervengo per chiarire la posizione del partito e riportare il dibattito su un piano politico e di merito", dice Luca Minucci, presidente prov.le FDI Grosseto.

"L'ospedale Sant'Andrea di Massa Marittima ha subito negli ultimi vent'anni una progressiva riduzione di servizi e reparti che ha portato alla perdita di 7 primariati ea una rilasciata dei posti letto a un terzo rispetto al passato. In questo contesto, non siamo contrari al potenziamento dell'ospedale, anzi: ben vengono azioni concrete e mozioni, come quella recentemente approvata all'unanimità – quindi anche con il sostegno dei nostri consiglieri –, che vanno nella direzione del rafforzamento della struttura. Siamo favorevoli al ripristino e al rilancio di tutte le Unità Operative Complesse – Chirurgia, Radiologia, Ortopedia, Anestesia, Pronto Soccorso – ma riteniamo valida porre una domanda:

Perché si è scelto di partire proprio dalla Chirurgia, reparto che tra poche settimane chiuderà per lavori di ristrutturazione? Nel frattempo, mancano ancora una sub-intensiva, una radiologia moderna con una TAC efficiente, e un pronto soccorso in costante affanno. La nostra non è una critica alla persona del dottor Simone Cecconi, né un giudizio sull'operato dei professionisti dell'ASL, che ogni giorno lavorano con impegno e dedizione. È una valutazione politica e di merito sulle scelte organizzative e sulla programmazione sanitaria. Nessun attacco personale, nessuna illazione. Ribadisco: Fratelli d'Italia sostenendo tutte le azioni tese al rafforzamento dell'ospedale di Massa Marittima e continuerà a farlo anche negli altri comuni delle Colline Metallifere – Follonica compresa – dove siamo presenti con forza e responsabilità. La sanità merita serietà, chiarezza e coerenza. E non sarà certo un comunicato dai toni eccessivi a farci cambiare rotta", conclude Luca Minucci