‘Oggi parliamo di...’: Sticciano

Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti

Sticciano,  una tra le più belle “sentinelle” della nostra Maremma, il suo sguardo va oltre l’infinito, raggiunge luoghi lontani, ci parla di storia, di vita e di un grande passato. Il piccolo borgo di Sticciano Alto si trova sulle propaggini del gruppo collinare del Monte Leoni, dove la macchia mediterranea, fa da padrona, frazione del comune di Roccastrada, dista dal capoluogo circa 15 km.

sticciano alto1.pngCome la maggior parte dei borghi della Maremma, anche Sticciano era proprietà della famiglia degli Aldobrandeschi, la sua storia ci parla di continue contese con Siena, proprio per la sua posizione strategica.  Nel XIII secolo venne ereditato da una famiglia locale che poi lo cedette agli Ardengheschi. Dal XV° secolo  passò alla famiglia dei Piccolomini fino all’epoca  medicea.

Unica, un gioiello di architettura religiosa in originario stile romanico rurale, è l’antica Chiesa della SS. Concezione del XII° secolo, che dal  Seicento venne titolata a Santa Mustiola, gli esperti ci dicono che la chiesa è tra gli edifici religiosi  più antichi e meglio conservati della Maremma. Sono presenti elementi decorativi scolpiti, quali croci e aquile stilizzate, tipici della simbologia templare. Il campanile, è edificato internamente alla chiesa, e ricostruito nelle varie epoche. “ Nel 1188 in una bolla papale di Clemente III° viene menzionata la chiesa di Sticciano e nel  1209  in un diploma dell’imperatore Ottone IV°, in quanto legata ai beni della Badia di San Galgano”.

Nel centro  storico possiamo ammirare Palazzo Piccolomini,  palazzi nobiliari, i resti di alcuni edifici fortificati, di origini medievali. Ricordiamo che in località La Pescaia, è situata la famosa Villa Tolomei e i gli storici complessi rurali del territorio. Il borgo va visitato, è incantevole, ti riporta indietro nel tempo, il silenzio contempla il pensiero e tutto si immerge in una magica tranquillità, Sticciano nel passato, nel presente e nel futuro, una perla da vivere.

“La storia dell'uomo non presenta altro che un passaggio continuo da un grado di civiltà ad un altro, poi all'eccesso di civiltà, e finalmente alla barbarie, e poi da capo", Giacomo Leopardi.

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