L’Associazione Culturale APS KORE organizza la conferenza “ Progetto Uomo: L’eroe smarrito"
‘Oggi parliamo di …’: la Maremma e i Butteri
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti Viviamo in paradiso e spesso non ce ne rendiamo conto, la Maremma è: “… O mite terra che di fieno odori...bagnata dal maestral vento di mare... o terra che sei il regno dei colori ….”, mare, monti, pianura collina, storia, identità, e naturalmente i Butteri, tutto questo e molto altro è la Maremma.
E’ proprio sui Butteri che mi voglio soffermare oggi. Il mio vuole essere un omaggio, un modo semplice e breve per onorare un antico mestiere, diventato tradizione. Buttero deriva dal latino “boum-ductor”, conducente di buoi. In questa terra un tempo selvaggia, i Butteri sono i testimoni di un tempo sicuramente non facile, i mandriani, capaci a cavallo di saper gestire le “mandrie” nella Maremma.
Il loro abbigliamento era caratterizzato da pantaloni infilati negli stivali, camicia di flanella, cosciali di pelle spesso di cinghiale, in testa cappelli muniti di sottogola, giacche alla cacciatora con grandi tasche e tutto il necessario per l’equipaggiamento a cavallo, dalla lacciaia, briglie a mazzetto, bastone a uncino, insomma una figura quella del Buttero che la storia ha premiato come uno tra i simboli indelebili della nostra amata Maremma.
Una vita quella dei Butteri nel passato, solitaria, impervia, ostile, ma piena di tradizione, sapori, e un connubio vincente, unico, vero, quello tra uomo e cavallo, quello maremmano. La giornata dei Butteri era veramente piena, catturavano le bestie con il laccio, marcavano i bovini, domavano cavalli; macchia, boscaglie, acquitrini, pianura, le tenute della maremma, erano i loro luoghi.
Anche il loro cibo è diventato una tradizione, basti pensare “all’acquacotta”, un piatto povero ma sostanzioso che doveva dare forza agli uomini sotto il sole durante il duro lavoro. I Butteri sono ancora oggi considerati i migliori domatori di cavalli bradi italiani, le loro doti di agilità, la loro capacità nella doma dei puledri, nella marca dei vitelli, hanno fatto la storia e sicuramente al Buttero di oggi resta il grande compito di mantenere viva una tradizione, fatta di sacrificio, di bravura e di magia.
Perché la Maremma è anche magia, dove la tradizione del passato, riesce a rivivere, nei sapori, nei luoghi, nella gente, nell’aria, nei venti, nell’odore della terra, perché i Butteri in Maremma sono il passato che parla al futuro, una ricchezza inestimabile. Un grazie è doveroso a chi ancora custodisce e mantiene vive usanze e segreti di questo antico mestiere, a chi crede che il passato sia un valore aggiunto nel futuro di questo nostro magnifico territorio che è la Maremma.