"Oggi parliamo di...": Isola del Giglio e la sua storia

L'isola del Giglio fa parte delle isole dell'Arcipelago toscano, ha una superficie di 21,2 km², tipicamente collinare, la parte più alta raggiunge i 496 m s.l.m.

Il perimetro costiero raggiunge il 27 km, in buona parte roccioso, famose le spiagge; del Campese, Arenella, Caldane e Cannelle. Il clima dell’isola è tipicamente mediterraneo, con una stagione estiva lunga che vede una numerosa presenza di turisti sull’isola. Giglio Porto è il punto di arrivo e partenza, vicino troviamo 3 tra le più importanti spiagge: Arenella, Cannelle e Caldane.


Appena sbarcati sull’isola possiamo notare lungo la passeggiata, i caratteristici negozi e boutique dove si possono trovare souvenir tipici del posto e ristoranti dove si possono degustare piatti locali, come anche ottimi aperitivi, in una cornice unica, come solo il Giglio offre. La sede del comune la troviamo a Giglio Castello, con la Rocca Aldobrandesca, antichissimo borgo medioevale, circondato da alte e forti mura rafforzate da torri. Caratteristici sono i vicoli, ancora lastricati in pietra, dove tutt’ora si respira l’aria di un tempo che fu, percorrendoli si ha come la percezione di tornare al passato.

A Giglio castello troviamo la chiesa del 1300, famoso il crocifisso in avorio attribuito al Giambologna. Giglio castello offre un panorama stupendo, unico, dove lo sguardo si perde verso paesaggi unici e irripetibili. Altro centro importante dell’isola è Giglio Campese che sorge su una stupenda insenatura, delimitata da un’incantevole scogliera, a cui fa da ornamento un piccolo porticciolo. Qui si può ammirare la Torre medicea, costruita su uno scoglio nel XVI secolo per difendersi dai pirati.


Anche qui troviamo tra le migliori attrezzature turistiche e sportive. La storia dell'Isola del Giglio si perde nella notte dei tempi, isola incantevole e magica, ci parla di un passato importante, che ha forgiato l’isola in ogni suo aspetto. Il nome Giglio deriva dal greco aegilion, è stata abitata fin dall’età del ferro, fu importante scalo commerciale, prima etrusco e poi romano. Gli esperti storici ci dicono che fu proprietà della famiglia dei Domizi Enobarbi, per poi nell’805 essere donata come isola da Carlo Magno, all’Abbazia delle Tre Fontane, per passare successivamente nelle mani di feudatari, come gli Aldobrandeschi, Pannocchieschi e Orsini.

“La storia narra che nelle acque dell’isola nel 1241 la flotta di Federico ll, con una durissima battaglia, sconfisse la flotta genovese che trasportava i prelati convocati da papa Gregorio IX a Roma per il concilio contro l’imperatore.” L’isola passa sotto il dominio di Pisa nel 1264 per essere successivamente occupata nel 1448 da Alfonso d’Aragona. Durante l’Impero turco l’isola subì molti attacchi dai Saraceni, basti pensare che nel 1554 il Barbarossa, la saccheggiò catturando 700 abitanti come schiavi. Tra sconfitte e vittorie, l’isola in seguito entrò a far parte del Granducato di Toscana.

Tra i prodotti tipici, spicca il panficato, un dolce i cui ingredienti principali sono i fichi, noci, marmellata, scorze di arancio e frutta (mela o pera) con una manciata di farina o pane, il buon vino chiamato Ansonaco, coltivato nei terrazzamenti a picco sul mare. Vicino alI'isola del Giglio troviamo quella di Giannutri, amministrativamente una frazione del comune di Isola del Giglio. Giannutri è nota per la presenza della villa romana e per i resti dell'antico porto romano, situati entrambi presso Cala Maestra.

Tra gli eventi più importanti, ricordo la festa di San Mamiliano, la festa dell’uva e delle cantine aperte e il 10 di agosto festa di San Lorenzo. 

Anche i matrimoni celebrati all’isola del Giglio sono circondati da una magica cornice che solo al Giglio si può trovare. Concludo, consapevole che molto altro c’è da dire su questa magnifica isola, perla dell’arcipelago toscano, unica nel suo genere, con i suoi abitanti accoglienti e cordiali, un posto unico al mondo, dove alche il tempo si ferma, per far godere a pieno un posto indimenticabile. 

Il Giglio vi aspetta.



Visualizza la galleria