‘Oggi parliamo di...’: Caldana
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti
Oggi voglio parlarvi di Caldana, borgo situato a sud-est da Gavorrano, il capoluogo comunale, dal quale dista circa 10 km. Questo splendido borgo è un piccolo gioiello della nostra Maremma, che vale la pena visitare. Risalente a prima dell'XI secolo, come possedimento dei vescovi di Roselle. In seguito passa come proprietà alla famiglia Pannocchieschi, sotto il controllo di Siena, per entrare a metà del XVI secolo a far parte del Granducato di Toscana, proprio dopo la caduta della repubblica senese.
Voglio ricordare le architetture religiose, dalla Chiesa parrocchiale di San Biagio, risalente al XVI secolo su probabile impianto duecentesco, negli anni ha subito interventi di restauro, alla canonica di San Biagio, che costituisce il nucleo originario della vecchia pieve duecentesca
L’’oratorio di Sant’Antonio da Padova, costruito nel 1670 per volere del conte Bichi.
Le mura di Caldana, costruite in difesa del borgo, risalgono all’ epoca alto-medievale con forma quadrangolare.
Palazzo Tosi, risalente al XVII secolo, con all’interno la vecchia cisterna e la loggia vetrata all'ultimo piano, mentre una parte del palazzo era destinata a frantoio e magazzino.
Caldana, altra perla della nostra terra di maremma, luogo dove parla la storia, le tradizioni, di un passato che vive anche oggi.
I nostri borghi sono la più bella testimonianza di un tempo che fu, memoria di una storia importante. Concludo con una frase di Cicerone “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.”