“Commercio e vita nel borgo”: ecco il finanziamento del Comune per i prossimi tre anni
No al taglio del trasporto urbano: le opposizioni unite presentano proposte
Massa Marittima: «Il taglio delle corse urbane - si legge nella nota dei gruppi consiliari di opposizione a firma di Fiorenzo Borelli Massa Comune, Daniele Brogi Lega, Loredana Bussola Repubblicani per la centralità massetana, Daniele Gasperi e Luciano Fedeli Partito Comunista Italiano - è stato voluto dall’amministrazione comunale di Massa Marittima o meglio dal sindaco e, forse, dalla maggioranza che lo sostiene che, tra l’altro, non ci risulta che sia stata informata o ne abbia parlato in modo approfondito.
Certo che c’è una norma regionale che prevede come nei comuni sotto i 20mila abitanti il servizio di trasporto urbano debba essere sostenuto dalle amministrazioni locali ed è qui che manca il pezzo di congiunzione tra quelle che dovrebbero essere scelte discusse e decise in sedi istituzionali e che invece sono state gestite quasi in modo privato.
Le organizzazioni sindacali di categoria hanno altresì chiarito in modo inequivocabile i passi che sono stati fatti e le proposte che le stesse hanno avanzato anche al comune di Massa Marittima, proposte che però sono state tutte rigettate dal Sindaco e quello che è grave non sono mai state condivise con il consiglio comunale quale organo competente.
C’è stata, come ha dichiarato Giuntini, solo una comunicazione “informale” perché la questione, almeno secondo la sua personale interpretazione, era da ritenersi chiusa con la soppressione totale del servizio.
Questo atteggiamento scorretto che abbiamo valutato ed è per questo che stiamo lavorando per presentare proposte alternative da portare all’attenzione del consiglio, cosa che doveva essere fatta dal sindaco e dalla maggioranza, sulle quali ovviamente ci sarà un confronto e una chiara assunzione di responsabilità da parte dei gruppi consiliari.
Riteniamo che il trasporto urbano possa essere meglio organizzato e che possa venire incontro a quel diritto alla mobilità che i cittadini devono avere, soprattutto quando non dotati di mezzi o quando si trovano in situazioni di fragilità sociale.
Per questo vogliamo indirizzare uno sforzo che vada in una direzione ben precisa: ottimizzare il servizio, integrarlo con le altre tipologie di utenza come ad esempio quella del turismo e ridurre i costi rendendoli accettabili anche per una realtà come la nostra.
Ricordiamo che il comune di Massa è tra i pochi che hanno tagliato completamente il servizio urbano che costava 150mila euro l’anno a carico sempre dei cittadini anche se a pagare era la Regione ma sempre da pantalone venivano le risorse. Noi vogliamo ridurre i costi ma ripristinare un servizio per i cittadini residenti e non che possano vivere Massa anche attraverso mezzi pubblici, superare le difficoltà di raggiungere altri servizi e attività da parte dei cittadini e renderlo fruibile anche ad altri target.
Altri comuni hanno istituito servizi di trasporto urbano come Scarlino, Castiglione della Pescaia, Pitigliano e probabilmente verrà rivisitata anche la posizione dell’Argentario e pensiamo che anche Massa debba fare, con oculatezza e senza sprechi, la sua parte.
È bene che sulla vicenda si faccia chiarezza ed è per questo che ribadiamo come l'azienda, non possa tagliare servizi, non ne ha potere e né tantomeno vantaggi perché gran parte dei ricavi derivano dai chilometri percorsi.
Non ha neppure il potere di cambiare percorsi e orari delle linee. Ogni scelta in questo senso viene da enti locali e Regione, che definiscono i cambiamenti che poi Autolinee Toscane ha l'obbligo di attuare.
Autolinee Toscane deve gestire il servizio di trasporto pubblico sulla base delle decisioni di enti locali e Regioni per quanto concerne tariffe, percorsi, linee, quantità di corse.
Ed è per questo - concludono i consiglieri di opposizione - che serve rivalutare la scelta che non deve e non può essere fatta in modo monocratico o da una sola parte del Consiglio nel rispetto delle regole democratiche e per dare ai cittadini servizi e non privarli di opportunità. Si discuta, si valutino alternative in modo collegiale e si facciano delle scelte assumendosi la responsabilità politica di quello che verrà fatto per la nostra città e i suoi cittadini anche in tema di trasporto urbano».