Nardini a Bright-Night: "Bisogna saper comunicare quanto la scienza insegna"

Firenze: “Non c’è niente che non si può comprendere, ma bisogna trovare il modo di saper comunicare quanto la scienza ci insegna, individuando l’angolatura che affascina. E Bright-Night va proprio in questa direzione”. L’assessora a Università e ricerca Alessandra Nardini prende in prestito alcuni concetti usati da Piero Angela, recentemente scomparso, riguardo alla divulgazione scientifica per sottolineare l’importanza di una iniziativa come la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori in programma oggi in 10 città toscane con oltre 200 eventi, promossa dal sistema universitario e di ricerca toscano con il sostegno di Regione Toscana nell’ambito del progetto GiovaniSì.


La fitta serie di appuntamenti dell’assessora per l’edizione di Bright-Night 2022 è iniziata a Pisa, dove nel pomeriggio ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione in piazza XX settembre, sede di una delle cinque “Piazze della Ricerca”, curata dall’Università di Pisa, ente coordinatore nell’area pisana di Bright-Night, assieme alla Scuola Normale Superiore, alla Scuola Superiore Sant’Anna, al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), EGO-Virgo e Scuola IMT Alti Studi Lucca.

Poi nel pomeriggio si è collegata in video con Siena per “Tra le righe, oltre le sbarre. L’impegno del Polo penitenziario toscano”, evento curato da Università di Siena, Polo Didattica Penitenziaria in collaborazione con Università per Stranieri di Siena, a cui ha portato il suo saluto anche l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli. Infine in serata sarà in piazza Santissima Annunziata a Firenze, dove dalle 20.30 è in programma “Le sfide della ricerca”, serata di incontri e ospiti per scoprire l’avventura della ricerca.

“Siamo davvero orgogliosi di sostenere Bright-Night perché – spiega l’assessora - crediamo fermamente nell’importanza di avvicinare tutte e tutti, a partire dalle bambine e dai bambini, al mondo dell'Università, della ricerca, alle conquiste in ambito scientifico e tecnologico, sociale e culturale, rendendole più comprensibili e accessibili. In questi ultimi anni abbiamo compreso ancora di più quanto la ricerca sia fondamentale per le nostre vite, dalla lotta alla pandemia a quella contro i cambiamenti climatici e le disuguaglianze”.

“Oggi più che mai, dopo due anni di pandemia, - aggiunge l’assessora - abbiamo forse finalmente colto quanto il lavoro di ricercatrici e ricercatori sia prezioso. Se siamo siamo tornati a fare questa manifestazione in presenza lo dobbiamo proprio alla ricerca e alla scienza, che ci ha consentito di avere, in tempi record, vaccini efficaci. Non dimentichiamolo mai più, valorizziamo adeguatamente l'impegno delle ricercatrici e dei ricercatori e sosteniamo la ricerca".