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Mufloni abbattuti al Giglio, Codacons presenta esposto a procure di Grosseto e Livorno e Corte dei conti
Isola del Giglio: Sulla vicenda dei mufloni abbattuti all’Isola del Giglio il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di Livorno e Grosseto e alla Corte dei Conti della Toscana.
“L'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano sostiene che il muflone sia una specie 'aliena' e 'dannosa' per il leccio e le coltivazioni locali dell'Isola del Giglio, affermando che è 'invasivo' sulla base dei danni che infliggerebbe alle specie vegetali endemiche delle Isole Hawaii. Ma le isole Hawaii sono tropicali e hanno una flora completamente diversa da quella del Giglio. L'Isola del Giglio è invece un'isola mediterranea che ha un habitat simile a quello della Sardegna e della Corsica dove il muflone è protetto – sottolinea il Codacons nell’esposto - Va anche ribadito che l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano non ha effettuato studi sull'Isola del Giglio per determinare se il muflone sia invasivo. È interessante notare che l'Ente Parco sembra avere usato il database dell’IUCN per convalidare il proprio progetto, mentre l'UE tende a prediligere il più grande database internazionale “CABI”.
La scheda tecnica “CABI” inerente il muflone afferma: "...non sono stati riscontrati effetti negativi sull'ambiente nativo in molti paesi (quindi non è da considerarsi un animale invasivo)". Le conclusioni di questa scheda si basano su 140 riferimenti. Al contrario, la scheda dell’IUCN dichiara il muflone una specie 'invasiva' sulla base di soltanto 2 studi condotti su realtà insulari, una alle isole Hawaii, ed una alle Channel Islands.
All'Isola del Giglio ci sono 12 - 20 mufloni ogni 1.000 ettari (25-40 esemplari totali in un'area di oltre 2.100 ettari), una densità di popolazione che avrebbe difficoltà a produrre un impatto negativo tangibile sull’ambiente – scrive ancora l’associazione dei consumatori nell’esposto - C’è inoltre da dire che studi recentemente condotti dal Dipartimento di Biologia di Firenze sulla popolazione di mufloni dell’Isola d’Elba hanno avuto come esito la loro non invasivita', ovvero hanno verificato che questi mammiferi non danneggiano significativamente le leccete locali dato che, per una forma di rispetto ed un' innata tendenza a raggiungere un equilibrio con l’ambiente in cui vivono, tendono a brucare in modo diffuso e non localizzato, annullando così ogni possibile effetto dannoso ed aiutando tra l’altro a contenere eventuali incendi”.
A causa delle numerose incongruenze presenti nel progetto dell`Ente Parco, il CODACONS chiede dunque la cessazione immediata di tutte le attività del progetto “LetsGo Giglio” fino a quando studi appropriati non potranno essere eseguiti e valutati scientificamente. L’ associazione ha inoltre chiesto alle Procure di Livorno e Grosseto di aprire una indagine sulla vicenda, valutando la sussistenza di eventuali ipotesi penalmente rilevanti, e alla Corte dei Conti della Toscana di accertare un eventuale spreco di soldi pubblici derivante dal progetto “LetsGo Giglio”.