Montacarichi o ascensore per disabili? Caratteristiche e differenze

Come organizzare uno spazio in modo che sia accessibile alle persone con disabilità? Ci sono varie soluzioni a seconda delle esigenze e della configurazione dei locali. Che si tratti di raggiungere un piano più alto o semplicemente di salire alcuni gradini, l'attrezzatura deve essere adeguata. Ne parliamo con Fabrizio Lavezzini dell'Ufficio Tecnico di Faboc Due s.r.l, azienda specializzata nel settore.

Ciao Fabrizio, facciamo chiarezza: quali sono i vari modelli di ausili alla mobilità per persone disabili?

«Montascale, piattaforme elevatrici, ascensori… sono numerose le soluzioni montacarichi per disabili: i dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche possono assumere diverse forme. C’è il Montascale a poltroncina, che appunto serve a superare scale e dislivelli a persone con ridotta mobilità. Poi ci sono i Servoscale con pedana, che servono per lo più alla mobilità di persone che devono necessariamente spostarsi grazie all’ausilio di una carrozzina. Infine ci sono gli ascensori verticali, che possono servire tendenzialmente a tutti e in grado di spostare le persone da un piano all’altro di una abitazione o di un edificio pubblico o privato».


Quando si parla di montacarichi o ascensori per disabili spesso si fa confusione, o in ogni caso i due termini vengono utilizzati indifferentemente. È corretto o ci sono effettivamente delle differenze?

«Come suggerisce il nome, il montacarichi nasce principalmente per trasportare merci, attrezzature, ecc., da un livello all'altro dell’edificio. Siamo abituati, infatti, a vedere questo tipo di apparecchiature negli edifici industriali, nei ristoranti e nei negozi. Il montacarichi è sicuramente più lento di un ascensore tradizionale e, per legge, non deve causare sobbalzi.

Dunque ascensore e montacarichi non sono due dispositivi intercambiabili, avendo due funzioni decisamente diverse.

In un certo senso, il montacarichi può facilitare la vita quotidiana delle persone, soprattutto quando la loro mobilità è ridotta. Se la tua casa, o alcuni suoi ambienti, sono accessibili solo tramite scale, un montacarichi ti permetterà di trasportare facilmente merci, oggetti, mobili, ecc. Tutto ciò che è troppo pesante o troppo ingombrante può essere facilmente trasportato con un montacarichi.

Gli ascensori per disabili invece, sono ideati appositamente per il trasporto delle persone con mobilità ridotta e, a differenza degli ascensori tradizionali, devono osservare una serie di normative scrupolose. Vengono utilizzati prevalentemente per facilitare la mobilità nei condomini e negli edifici pubblici. All’interno dei contesti residenziali risulta più pratica e conveniente una piattaforma elevatrice.

La cabina di un ascensore per disabili dovrà essere piuttosto spaziosa, per consentire il movimento della carrozzina e di eventuali accompagnatori. Per gli edifici di nuova realizzazione dovrà avere una profondità minima di 140 cm per 110 cm mentre, per gli edifici esistenti, questa grandezza può scendere a 120 cm di profondità e di 80 cm di larghezza.

L’ascensore per disabili deve essere dotato di una pulsantiera di comando interna ed esterna ad altezza adeguata, dotata anche di rilievo in braille per non vedenti. Devono essere presenti spie luminose e luci di emergenza per inoltrare eventuali segnalazioni. Inoltre, il pavimento della cabina deve essere in linea con quello del pianerottolo, con una tolleranza massima di 2 cm».


Un’ultima precisazione, relativa ai cosiddetti elevatori per disabili: di cosa si parla nello specifico?

«A metà strada tra gli ascensori e i montacarichi si trovano le piattaforme elevatrici per disabili, chiamate anche montacarichi per disabili. Si tratta di una sorta di ascensori in miniatura, montati su un braccio meccanico e azionati da un sistema elettrico.

Il vantaggio è che non richiedono alcun tipo di scavo, dal momento che vanno semplicemente addossati su una parete libera, sono semplici e veloci da installare e hanno un costo nettamente inferiore rispetto agli ascensori. Tuttavia, presentano anche dei limiti.

Infatti, a differenza degli ascensori, gli elevatori per disabili non possono oltrepassare i 4 piani di altezza e non sono in grado di trasportare più di due persone, motivo per cui vengono adottati principalmente negli ambienti residenziali».