Meeting diritti umani, Nardini: “Il futuro è un diritto, istituzioni siano in prima linea”
Firenze: “Il futuro è un diritto e non possiamo permettere che sia negato a noi e alle generazioni future. In un mondo in cui la guerra si sta riaffermando e normalizzando, in cui si prova a negare il cambiamento climatico e in cui assistiamo a pericolosi arretramenti sui diritti civili e sociali, educare le giovani e i giovani a lottare per il diritto a un futuro giusto è un dovere civile”. Ha aperto così il suo intervento all’edizione 2024 del Meeting dei diritti umani l’assessora all’istruzione, memoria e diritti umani, Alessandra Nardini, parlando a 5000 tra studentesse e studenti collegati da poco più di cento scuole scuole toscane con il Teatro della Compagnia di Firenze, dove in 400 hanno gremito la sala.
Sono stati anche quest’anno, le giovani e i giovani toscani, i protagonisti del Meeting, giunto alla alla XXVIII edizione, il tradizionale appuntamento che la Toscana organizza con le scuole per celebrare la Giornata internazionale dei diritti umani in occasione del 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani. Caratterizzato dal claim “Diritto al futuro”, la manifestazione ha visto la stretta collaborazione del Parlamento regionale degli studenti.
A tutti loro l’assessora Nardini ha parlato della necessità, oggi, di un impegno ancora maggiore sul fronte dei diritti. “Finché una donna guadagna meno di un uomo non c’è diritto al futuro – ha detto – e finché ci sono bambine e bambini a cui sono negati cure, istruzione e nutrizione non c’è diritto al futuro. Finché le bombe piovono su civili innocenti e intere popolazioni vengono oppresse non c’è diritto al futuro e finché si continua a bruciare petrolio e non ad investire in energie rinnovabili e pulite mentre il pianeta si riscalda – ha sottolineato - non c’è diritto al futuro. Finché una ragazza o un ragazzo vengono bullizzati o picchiati per il loro aspetto fisico o il loro orientamento sessuale o perché trans non c’è diritto al futuro e finché gli uomini uccidono le donne non c’è diritto al futuro. Quel diritto al futuro – ha affermato Nardini - dobbiamo riaffermarlo con grande forza. Tocca a noi istituzioni essere in prima linea nel farlo”.
E per richiamare all’urgenza di un impegno forte e quotidiano su questi temi, l’assessora ha ricordato il caso di Giulio Regeni, su cui ancora aspettiamo verità e giustizia, di Jina Amini e della lotta delle donne in Iran per i loro diritti e le loro libertà e il massacro delle donne, delle bambine e dei bambini a Gaza.
Al centro del Meeting 2024 - come di consueto nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l'autonomia dei giovani, e in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana – cinque degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu: dalla salute e benessere all’istruzione di qualità, dalla parità di genere al cambiamento climatico, fino a pace, giustizia e istituzioni forti.
Ogni ospite è stato chiamato a riflettere su uno di questi temi chiave. C’erano Franco Vaccari (presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace), Ilaria Ghaleb (segretaria e cofondatrice Change for Planet), Marco Armellini (neuropsichiatra infantile), Giuseppe Bagni (segreteria nazionale Centro Iniziativa Democratica Insegnanti), lo studente lavoratore Andrea Borghini, la presidente Commissione regionale pari opportunità Francesca Basanieri.
Sul palco anche le collaborazioni realizzate grazie al progetto GenerAzione 2030: il laboratorio radiofonico con Novaradio che vede coinvolti i ragazzi del Liceo Scientifico Castelnuovo di Firenze, gli hackathon civici realizzati in varie località toscane alla presenza delle autorità locali (sarà presentata l'esperienza di studentesse e studenti dell'IPSIA Pacinotti di Pontedera) e i migliori video, reel e poesie presentati dalle classi delle scuole elementari, medie e superiori che hanno partecipato al percorso formativo su Agenda 2030.
Giulia Pugnana, formatrice di COSPE Italia, ha curato la comunicazione social durante lo svolgimento dell’evento.
La XXVIII edizione del Meeting sui diritti umani è stata realizzata anche grazie al contributo del progetto GenerAzione2030, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che mira a rafforzare la capacità di attivazione di giovani, associazioni ed enti territoriali in tema di Educazione alla Cittadinanza Globale, attraverso la creazione di un sistema regionale di promozione della Agenda 2030.