Massa Marittima, i gruppi di opposizione abbandonano la seduta consiliare

Massa Marittima: "La pervicace determinazione con cui la Giunta Comunale ha inteso arrivare al termine dell’iter deliberativo sulla questione della Variante Semplificata al Piano Strutturale riguardante l’area di Sant’Anna - si legge nella nota di tutti i gruppi di opposizione in seno al consiglio comunale di Massa Marittima ( Lega-Massa Comune-Repubblicani) -, così abbreviando le procedure e riducendo i tempi per quanto possibile, induce i gruppi di opposizione consiliare a perpetrare nell’atteggiamento di resistenza verso quel progetto da noi fin da subito considerato nocivo per la collettività massetana.

Ciò per tutte le conseguenze che il progetto di riqualificazione dell’area in questione, così come approvato dalla Giunta, farà ricadere sulla struttura civile e sociale della società massetana, ed anche per i riflessi negativi che si faranno inevitabilmente sentire sull’economia, sia come conseguenza della contrazione dell’attività commerciale nell’intero territorio comunale, sia per la rottura dell’equilibrio finanziario su cui Massa Marittima ha potuto contare per lunghi decenni sorretto stabilmente dai due pilastri economici della realtà locale rappresentati dalle pensioni dei massetani e dal risparmio accumulato.

Oggi non è possibile fare previsioni quantitative della flessione economica che potrà seguirne tante sono le variabili che entreranno in gioco ed interagiranno andando a ridisegnare nel tempo un nuovo stato di cose complessivo.
Qualitativamente, però, non è neppure difficile prevedere come si muoveranno le leve economiche ed i riflessi sociali in conseguenza della realizzazione attorno al Supermercato di un centro direzionale con qualche ufficio, qualche negozio, e qualche servizio pubblico o privato in più:
- si riorienteranno gli acquisti locali verso un’area decentrata rispetto alle attuali vie dei negozi, centro storico, corso Diaz, Monacelle, e tutte le Frazioni del Comune che hanno da sempre potuto avvalersi di più piccoli esercizi di vicinato;
- chiuderanno gli esercizi commerciali di primo e di maggiore impatto con la nuova realtà;
- fletterà l’occupazione in quanto la promessa “nuova occupazione” non sarà incrementale perché in nessun modo potrà compensare la riduzione complessiva dei posti di lavoro da lavoro dipendente e da lavoro autonomo o di piccola impresa;
- la rete commerciale tradizionale registrerà effetti negativi certi, come la riduzione della clientela e minori incassi;
- l’offerta commerciale del centro storico diminuirà e determinerà minore interesse di turisti e visitatori per lo shopping a Massa Marittima;
- diminuirà il valore degli immobili, non solo quelli oggi adibiti ad  attività commerciali;
- migreranno verso altre realtà territoriali e d’impresa importanti quote finanziarie derivanti dall’attività commerciale nell’area;
- si imporranno permanenti modifiche della logistica individuale e familiare con disagi che andranno a scaricarsi interamente sui cittadini meno organizzati e meno abbienti.

Tutto ciò noi lo chiamiamo progressivo depauperamento del centro storico, del capoluogo e delle frazioni, ed impoverimento economico e sociale del Comune di Massa Marittima.
Ci saremmo aspettati più attenzione verso le osservazioni, e talora contestazioni, dell’opposizione consiliare, come ad esempio il dar luogo da parte del Sindaco ad una riflessione congiunta sul tema, qualcosa di simile ad una convention cittadina, anzi territoriale (ovviamente con le regole anti Covid), per un raccolta delle impressioni e delle osservazioni dei cittadini del centro e delle periferie, che avrebbero potuto essere utili a tutte le parti in causa per la presa di decisioni più ponderate.
Quanto meno ci saremmo aspettati più rispetto delle regole democratiche, o anche solo di buon vicinato, da parte del Sindaco che avrebbe dovuto avere la sensibilità di dedicare un minimo di ascolto agli oppositori del progetto, ed anche alle categorie che verosimilmente verranno più colpite.

Non ci meraviglia, tuttavia, la sordità con cui ha reagito alle domande dell’opposizione, perché siamo ormai abituati a tale consueta indifferenza verso gli altri che non rientrino nei suoi interessi relazionali e politici.
A noi interessava quanto meno sensibilizzare i contribuenti massetani sulle politiche amministrative della sua seconda legislatura, spiegando loro a chi dovranno addossare le responsabilità personali e politiche nel caso in cui i nostri timori, sopra e più volte esposti, trovassero riscontro nei destini di questa città e del Comune.
Naturalmente, resterà da verificare un aspetto solo apparentemente trascurato da tutti noi, ossia quello della legittimità della decisione del Sindaco e della Giunta di adottare la soluzione della Variante semplificata per un progetto così capace di profondi e traumatizzanti cambiamenti nelle realtà comunale in cui, peraltro, è netta la prevalenza dell’interesse privato rispetto a quello più volte sbandierato come interesse pubblico.
Su questo aspetto Le capiterà di risentire la nostra voce.

Tutto ciò rappresentato Le comunichiamo che non parteciperemo alla decisione finale, ossia al voto, sia perché intendiamo così esprimere solidarietà massima ai cittadini ed in particolare ai commercianti che da tale progetto si sentono fortemente minacciati, sia perché non vogliamo partecipare nemmeno con un voto contrario ad una decisione del Consiglio che consideriamo improvvida e pregiudizievole per la nostra società".

Dopo aver esposto tali motivazioni, tutti i gruppi di opposizione sono usciti abbandonando l'aula consiliare.