Maltempo, Codiretti: Aziende agricole sotto acqua a Orbetello
Orbetello: Vivai, olivi, ortaggi e campi già seminati a cereali sott’acqua in maremma tra Orbetello, Albinia e la parte bassa di Manciano. Le violente precipitazioni che hanno interessato la scorsa notte la maremma (e parte della Toscana) hanno scaricato a terra in poche ore oltre 100 millimetri di pioggia mandando in tilt il reticolo idraulico innescando l’esondazione di canali e fossi che si sono riversati nei campi coltivati e all’interno delle strutture di servizio delle aziende agricole. Una ventina, al momento, le aziende agricole che segnalano danni e difficoltà in un’area densamente agricola dove convivono sotto lo stesso cielo olivicoltura, viticoltura, orticoltura e vivaismo. Il numero potrebbe crescere nelle prossime ore. A fornire un primo monitoraggio è Coldiretti Grosseto che già dalle prime ore della mattina, con i propri tecnici, è impegnata nel raccogliere le segnalazioni e con sopralluoghi nelle aziende. “E’ un quadro climatico sempre più preoccupante. Un chiaro segnale di uno sfasamento che ci porta da un estremo all’altro in poche ore: la mimosa in fiore e le temperature quasi primaverili lasciano il posto a bombe d’acqua ed allagamenti. – spiega Coldiretti Grosseto – L’agricoltura è il settore più colpito dagli effetti dei cambiamenti climatici. Ancora una volta. Stiamo raccogliendo le segnalazioni da parte delle imprese e monitorando l’evolversi del quadro. Un vivaio ha dovuto forare le serre per evitare che il peso della pioggia le sfondasse ed alzare le piante da terra per non farle affogare. Ci sono ettari di campi seminati a cereali sotto dieci centimetri di acqua e fango che rischiano l’asfissia così come per gli ortaggi. E’ ancora presto per fare un bilancio: per capire l’entità dei danni dovremo aspettare che l’acqua defluisca”. Secondo Coldiretti Grosseto vanno ripensate le future opere idrauliche e attualizzata la gestione del territorio per mitigare gli effetti degli eventi estremi con il passaggio dalla siccità agli allagamenti nell’arco di poche ore. La tendenza al surriscaldamento e alla tropicalizzazione è evidente e conclamata da dati e rilevamenti con il 2024 che si è classificato come l’anno più caldo in Toscana dal 1955 con un aumento delle temperature di 1,35 gradi secondo il Lamma ed il 2025 ha imboccato la stessa direzione.
“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. – spiega il Presidente di Coldiretti Grosseto, Simone Castelli – I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio e per le istituzioni che devono sostenere ed accelerare gli investimenti sul recupero delle acque e sulle opere idrauliche attualizzate ai nuovi parametri pluviometrici”. Coldiretti Grosseto richiederà l’apertura delle segnalazioni dei danni ad Artea.