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La storia del Cin Cin dai marinai cantonesi ad oggi
Monte Argentario: Per le feste natalizie Artemare Club propone la storia del Cin Cin dai marinai cantonesi a oggi e brinda con i suoi soci, simpatizzanti e visitatori nella sua sede nel Corso antico di Porto Santo Stefano.
Brindare con i bicchieri prima di berne il contenuto è il segno di augurio che verra' ripetuto miliardi di volte nel mondo nelle prossime feste natalizie e di fine anno, alzandoli e facendo tintinnare tra loro anche per augurio di fortuna. Brindisi viene dallo spagnolo “brindis” e il termine termine “bring dir’s” utilizzato durante i banchetti in Germania risale all’Antica Roma all’epoca dell’Impero romano, quando il far scontrare coppe tra loro durante un festino facendo cosi passare un po’ del contenuto da un bicchiere all’altro scongiurava spesso l’avvelenamento. Il termine Cin Cin viene da “ch’ing ch’ing - prego, prego” poi tramutato in “chin chin” tradizione antica dei marinai cantonesi portato in Europa dai commercianti inglesi soprattutto in età vittoriana, termine onomatopeico ben accolto nella lingua italiana perché ricorda il tintinnio dei calici o bicchieri tra loro.
Brindare in questo periodo di festività è il gesto per esprimere amicizia e affetto nei confronti dei commensali e ha tradizioni diverse, in Spagna per un perfetto brindisi è necessario che le mani e le braccia si attorcigliano tenendo il bicchiere in mano ma se si fa un brindisi con chi non beve vino o altre bevande alcoliche la tradizione vuole che i bicchieri non si tocchino, poi il Cin Cin si fa normalmente in piedi solo i marinai inglesi usano rimanere seduti nel loro “Toast”, qualcuno racconta per la limitata altezza dei locali conviviali di bordo.
Con un brindisi si pronunciano anche parole e motti di augurio ad alta voce, il motto “Prosit” è usato spesso e deriva dalla lingua latina “giovare”, formula tipicamente usata in Chiesa quando il sacerdote terminava la Messa o “God save the King” esclamazione che abbiamo sentito di recente in tutti i media con la salita al trono d’Inghilterra di Carlo III.
In Cina “ch’ing ch’ing” significa bacio, come dire che il tocco dei bicchieri è un bacio scambiato, in Inghilterra il Cin Cin si dice “Cheers”, in Albania “Gezuar”, in Brasile “Cin cin saude”, in Francia “Santè”, in Finlandia “Kippis”, in Svezia “Skål!” che si traduce con “coppa”e in Moldavia si brinda più volte per ogni pasto esclamando “Hai devai” che in lingua italiana si traduce con“andiamo”.
Quando si brinda il galateo prevede di guardarsi negli occhi, per ogni altra curiosità Artemare Club mette in esposizione fino all'Epifania una consistente raccolta di volumi e articoli in tema della sua importante biblioteca nella sede del sodalizio nel Corso antico di Porto Santo Stefano.
Allora Cin Cin! E l’augurio di Artemare Club è che guerre e violenze di tutti i tipi spariscano per sempre dal mondo e il genere umano viva con amore e felicità e perché no, balli in pace!