‘La prossima settimana...’: il conflitto Russo-Ucraino, l’altra faccia di questa guerra

di Raffaello Milani

Premetto subito senza se e senza ma che ogni conflitto va condannato come altresì qualsiasi genere di invasione del territorio nazionale altrui, giustificata o meno da umanitarista (che in realtà non lo è) che da conflitto. Assunto quanto detto sopra oggi mi voglio soffermare sul motivo che, a mio avviso, ha scatenato questa sanguinosa guerra la cui unica vittima è la popolazione ucraina e cioè l’economia mondiale. Abbiamo assistito nei giorni scorsi all’allupo lanciato da USA e Gran Bretagna che più che avvertire di una futura invasione di quello stato sembrava anelassero con tutte le loro forze un inizio solleticando Putin ad agire. La mia visione va oltre il mero conflitto voluto, solo apparentemente dal solo Zar Russo ma che in realtà non è altro che la diretta conseguenza dell’azione voluta dalla Nato dal 98 ad oggi espedendosi sempre più verso l’est europeo con il chiaro intento di sopraffare la potenza russa.

Dico questo per diversi motivi che si rifanno prevalentemente alla grande posizione strategica e soprattutto al grande interesse che le nazioni occidentali avevano ed ancor di più oggi hanno per le ricchezze ucraine: plutonio, gas, grano argento, uranio tanto per citarle alcune. ‘Robina’ da poco vero? Eh si davvero da poco, e se ci mettiamo che sia Biden che Johnson non stanno davvero passando un bel periodo di “gradimento nelle loro nazioni facile era prevedere una chiamiamola svolta forte. Chiaramente era impossibile che fosse la Nato (USA – GB) a scatenare il conflitto ci voleva un catalizzatore e quale miglior occasione di questa? E ci siamo arrivati ora il conflitto è in atto e senza esclusione di colpi ma ora a cosa assisteremo se non a una lunga serie di “parole”? Da quando il leader russo ha aperto le ostilità da parte europea e di tutto l’occidente io non ho sentito altro che dei forti distinguo soprattutto sul fatto di aiutare fisicamente la nazione ucraina, distinguo che si sono limitati a delle “sanzioni” se pur forti ma solo sanzioni che, a mio avviso, sono solo un palliativo per il quale il sig. Putin avrà già messo in atto le dovute contromisure.

Faccio notare che l’Europa “dipende” fortemente da ciò che la Russia e l’Ucraina può fornire anzi se davvero fossero chiusi i rubinetti energetici e quant’altro chi ci rimette è sempre e solo l’Europa, e nazioni deboli come la nostra sarebbero messe a terra. La vedo davvero dura quindi trovare una soluzione “drastica” perché sarebbe molto molto penalizzante anzi devastante per il popolo europeo. Visione diversa è data dagli USA perché per loro l’unica convenienza è economica, sta bene che si arrivi a un compromesso per spartirsi, a braccetto con Putin, le risorse economiche Ucraine e, a mio avviso, sarà il finale di questa scellerata situazione. Sta di fatto che NATO, USA e GB più di mandare un’avanguardia a “controllare” la situazione si guarda bene, anzi benissimo dall’intervenire attendendo l’evoluzione degli eventi. Molte persone, poi, si scordano che Donetsk e Donbass sono due regioni da molto tempo sotto l’egida Ucraina e spesso e volentieri sono state oggetto di azioni repressive senza che nessuno stato europeo si sia mosso sostanzialmente per risolvere la situazione ed ora si scatenano contro chi fa la stessa cosa. Ho ovviamente estremizzato la cosa ma la sostanza è quella. Stamani leggevo alcune persone che riducevano le impressioni di questo genere solo ad un fatto di appartenenza politica e la cosa mi ha fatto ridere a crepapelle, additando di “fascismo” o di appartenere alla destra chi constatava dubbi di questo genere… io mi tasto per sentire se ci sono, davvero non capisco come la si possa pensare così nel bel mezzo di una guerra, vabbè è classico dell’italiano medio che rifà tutto alla politica scagliandosi sempre e solo contro chi non la pensa come loro, un italico male inguaribile.

Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

L’arma che l’Euro-Nato sta usando a mio avviso non è ne adeguata ne efficace, attendendo cosa ci dirà il presidente Von der Leyen ciò che mi pare evidente è che fino a che l’occidente eviterà di capire che deve evitare le sue mire espansionistiche contro Putin e deve sedersi ad un tavolo e TRATTARE non esisterà nessuna “fine”. Penso che sarebbe stato importante che Biden e Johnson avessero colto al volo l’occasione di togliere di mano i fili di tutto questo al leader russo costringendolo a trattare magari assicurando che la Nato sarebbe rimasta fuori dall’Ucraina e che c’erano margini di trattativa su altro forse, e dico forse, molte vittime sarebbero state risparmiate. Ma queste sono solo supposizioni di un “non capente” come me in realtà c’è molto di più dietro a tutto questo che noi umani non sappiamo. Lunedì altre vittime, altre trattative, altre parole, altri morti, e così sarà ancora per un po’ fino a che non verrà a galla il vero motivo che regola da che mondo è mondo le guerre: gli interessi economici. E intanto il leader Ucraino Volodymyr Zelens'kyj s’è accorto, suo malgrado che quelle occidentali erano solo parole, tante enormi e inutili parole… Speriamo bene, e un grande abbraccio da parte mia al popolo Ucraino alla gente semplice che ci rimetterà per tutti.

Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.