L’ambulatorio di telemedicina cardiologica: 15 anni di attività, 1600 persone costantemente monitorate
A Grosseto un presidio per il controllo continuo a distanza dei pazienti con pacemaker e defibrillatori.
Grosseto: Compie 15 anni di attività l’ambulatorio per il telemonitoraggio delle persone con pacemaker e defibrillatori. Attualmente in provincia sono circa 1600 coloro che, attraverso un radio dispositivo, inviano costantemente i parametri monitorati dalle apparecchiature. Quello dell’ospedale Misericordia è uno dei pochi ambulatori a livello nazionale che gestiscono al 100% in telemonitoraggio i pazienti con impianto di Pmk/Icd.
Negli ultimi anni la tecnologia ha rivoluzionato la gestione delle patologie cardiache, introducendo soluzioni che migliorano la qualità della vita dei pazienti e ottimizzano le risorse sanitarie. Un esempio concreto di questa innovazione è rappresentato dall’ambulatorio di monitoraggio a distanza dei pacemaker e defibrillatori dell’ospedale Misericordia di Grosseto, dove un team specializzato segue i pazienti da remoto, garantendo tempestività e protezione.
Il funzionamento del controllo a distanza dei pacemaker
Il controllo a distanza consiste nella verifica periodica e continua dei parametri elettrici del pacemaker tramite dispositivi trasmettitori che il paziente tiene comodamente a casa, solitamente posizionati sul comodino vicino al letto. Questi trasmettitori raccolgono dati sul funzionamento del dispositivo, come l’integrità della batteria, la capacità di stimolare e rilevare il battito cardiaco, e la presenza di eventuali aritmie o anomalie elettriche, che inviano automaticamente al centro di monitoraggio, dove un team medico e infermieristico le analizza quotidianamente.
Questo sistema permette non solo di effettuare i controlli programmati, semestrali o annuali, a seconda del tipo di dispositivo ma di monitorare in tempo reale eventuali allarmi o variazioni cliniche che potrebbero richiedere un intervento tempestivo. In questo modo, si riducono i rischi legati a malfunzionamenti del dispositivo o peggioramenti dello stato cardiaco, migliorando la sicurezza del paziente. Nei pazienti con scompenso cardiaco questi dispositivi forniscono inoltre dati sull’accumulo di liquidi nei polmoni rendendo possibile diagnosticare per tempo eventuali peggioramenti del quadro clinico e quindi attuare tempestive modifiche terapeutiche.
Il dr Ugo Limbruno, direttore del reparto di Cardiologia del Misericordia spiega: «Il monitoraggio remoto dei pacemaker è attivo a Grosseto da oltre 15 anni, inizialmente affiancato all’ambulatorio tradizionale. Dal 2020, complice la pandemia da Covid 19, abbiamo deciso di seguire i nostri assistiti prevalentemente con il controllo a distanza, riducendo ai pazienti la necessità di recarsi in Ospedale per il controllo del loro pacemaker».
Aggiunge il dr Gennaro Miracapillo, responsabile dell’Elettrofisiologia del Misericordia: «Questa modalità di controllo, che abbiamo definito ‘ambulatorio virtuale’ è un vero e proprio cambio di paradigma, reso possibile dall’implementazione di un modello gestionale all’avanguardia, unico nel panorama cardiologico attuale. I risultati di tale innovativo modello gestionale su circa 1.600 pazienti dell’area grossetana sono stati recentemente pubblicati sulla prestigiosa rivista americana “Journal of Cardiovascular Electrophysiology” e portati così a conoscenza della comunità scientifica internazionale».
All’interno di questo ambulatorio innovativo, due figure professionali specializzate, l’infermiera Carla Aramini e Marianna Maggi, tecnica perfusionista, svolgono un ruolo fondamentale. Sono loro a monitorare quotidianamente i portali internet dedicati al controllo remoto, analizzando i dati trasmessi dai dispositivi impiantati. Grazie alla loro competenza, riescono a individuare tempestivamente eventuali anomalie o segnali di allarme.
Quando viene rilevato un problema, le operatrici contattano direttamente il paziente per informarlo e, se necessario, organizzare un intervento medico o una visita in ospedale. Questo contatto diretto e continuo crea un rapporto di fiducia e sicurezza, facendo sentire il paziente seguito e protetto anche a distanza. I pazienti ed i loro familiari che si avvalgono di questo servizio esprimono infatti un alto grado di soddisfazione.
Oltre che alla popolazione il monitoraggio remoto porta vantaggi anche al sistema sanitario, riducendo il numero di visite ambulatoriali non urgenti, aumentando la durata di vita media delle batterie dei pacemaker e permettendo di concentrare l’attenzione dei sanitari sui casi che realmente necessitano di intervento.
L’ambulatorio di telemedicina rappresenta quindi un esempio virtuoso di come la tecnologia possa integrare e potenziare l’assistenza sanitaria tradizionale. Grazie al lavoro attento e professionale del nostro team i pazienti possono vivere con maggiore tranquillità, ricevendo un’assistenza continua e personalizzata senza dover affrontare disagi legati agli spostamenti.