Il vescovo Bernardino a Ribolla nel 71° anniversario della strage della Miniera
Grosseto: Il vescovo Bernardino è intervenuto ieri mattina a Ribolla in occasione del 71esimo anniversario della strage nella quale, il 4 maggio 1954, persero la vita 43 minatori per lo scoppio del grisou al pozzo Camorra. Una tragedia passata alla storia recente come la “Marcinelle italiana”.
Mons. Giordano ha presieduto la Messa di suffragio per quei 43 lavoratori, nella chiesa parrocchiale dedicata a San Paolo e a santa Barbara, patrona anche dei minatori. Presenti numerosi rappresentanti delle istituzioni civili. Ha concelebrato il parroco, don Giovanni Ricciardi.
Ha poi preso parte al corteo che ha raggiunto il monumento ai minatori, nella piazza del paese.
Nel clima del tempo Pasquale, il Vescovo, nell’omelia, ha sottolineato l’importanza di vivere l’anniversario come un memoriale, che è, sì, ricordo di un fatto accaduto nel passato, ma che impegna a rivivere nell’oggi ciò che è stato, affinché continui a dire qualcosa di significativo alla nostra vita, al quotidiano, alle responsabilità che ognuno riveste.
“Nella nostra quotidianità molto spesso non contano le cose che facciamo ma i legami che viviamo attraverso ciò che si fa”, ha detto richiamandosi al Vangelo della terza domenica di Pasqua, che racconta il farsi prossimo del Risorto ai discepoli sul lago di tiberiade dove erano tornati per riprendere la loro vita di sempre.
E ha chiesto: “Dove poggio l’esperienza del mio servizio e anche di comando, perché il servizio implica anche questo, nella realtà in cui sono? Che criterio ho?”. In questo senso l’anniversario della strage mineraria è un memoriale, perché “porta ognuno di noi, oggi, ad assumere decisioni per la nostra vita e per quella della società”.