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Il San Francesco di Scifoni a Grosseto
Grosseto: Uno spettacolo molto entusiasmante il “San Francesco” di Scifoni, al Teatro degli Industri a Grosseto, il 22 e 23 aprile scorso.
Lo spettacolo “FRA' - San Francesco, la superstar del Medioevo”, di cui Giovanni Scifoni ha messo in scena già molte repliche, è davvero coinvolgente. Sarà che parla del santo più conosciuto, sarà l’allestimento e la bravura degli artisti, sarà che a parlare di santi si attirano benedizioni.
Insomma, questo San Francesco è divertente e allo stesso tempo molto appassionante.
Lo spettacolo parte dalla domanda retorica: perché San Francesco è così famoso e conosciuto da tutti ancora oggi? Che cosa aveva e continua ad avere di speciale questo uomo, che non era affascinante ma bruttino con le orecchie a sventola, figlio della piccola borghesia neo -arricchita e cafona umbra, non particolarmente istruito, cavaliere e crociato fallito, che prima della conversione era dedito al gozzoviglio e alla vita debosciata?
La risposta di Scifoni è che San Francesco era un artista e fa della sua vita una vera e propria opera d’arte e sviluppa lo spettacolo su questa idea di base tutt’altro che inesatta.
Nato col vero nome di “Giovanni di Pietro di Bernardone”, diventa “Francesco” perché la madre era francese, e “Francesco” significa appunto “francese”, “di origine francese”.
Ed è proprio grazie al fatto che la mamma era francese, quindi abituata ed amante degli artisti, dei giullari, degli attori che faceva venire a casa per gli spettacoli, che Francesco entra in contatto con l’arte dello spettacolo.
Un artista vero e proprio, tanto che Francesco si faceva chiamare lui stesso “Lo santo jullare di Dio”.
E come poteva Scifoni sviluppare uno spettacolo diverso dai precedenti, numerosi e di gran pregio come la Cavani, Dario Fo, migliaia di libri scritti.
La particolarità di questo spettacolo di Scifoni risiede nella straordinaria capacità di attualizzare e mescolare diversi linguaggi espressivi che oggi si possono utilizzare riguardo a San Francesco.
Lo spettacolo “Fra' – San Francesco la superstar del medioevo” debutta nel 2023 a Roma in occasione degli 800 anni delle stimmate ricevute dal santo (1224) nel suo ritiro nelle grotte a La Verna (Ar).
Un successo di pubblico in tutta Italia che è stato confermato agli Industri di Grosseto dagli applausi continui a scena aperta.
Lo rappresentazione fa parte della rassegna "La settimana della bellezza" promossa dalla Diocesi di Grosseto.
Sul palco Giovanni Scifoni vestito con un saio/ sacco (sporco) fa il mattatore, in contraltare continuo con i tre musicisti vestiti anch’essi da frati, Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli.
Le musiche sono una parte importante, una colonna sonora fatta di suoni stile medievale, con strumenti tipici dell’epoca. In realtà le musiche originali sono composte da Luciano di Giandomenico, e suonate con strumenti a corda, a fiato e a percussione, tipici del medioevo.
La regia è di Francesco Ferdinando Brandi, per una coproduzione Teatro Carcano Mismaonda - Viola Produzioni.
Lo spettacolo segue la vita di San Francesco fino alla morte avvenuta nel 1226. Nato da famiglia piccolo borghese, egli si converte e adotta la regola della povertà. Nella comunità francescana si praticava il pauperismo che è un movimento religioso medievale che predica la povertà come valore morale. In contrapposizione all'opulenza delle gerarchie ecclesiastiche, i pauperisti intendevano basarsi soltanto sugli insegnamenti dei Vangeli, predicavano l'altruismo e una vita modesta, e la prevalenza delle ricchezze spirituali rispetto a quelle materiali.
Queste idee religiose portarono ai movimenti cosiddetti eretici che furono spazzati dalla chiesa di Roma. I francescani invece no. Anzi, l’ultimo Papa ha adottato proprio il nome di Francesco, primo papa della storia a farlo, per rimarcare la sua volontà di portare avanti un cambiamento forte nella chiesa cattolica di oggi.
Scifoni mette tutto assieme e ne fa un grande spettacolo. L’attore romano mescola linguaggi diversi, anche appresi nella sua lunga carriera, facendone il tratto caratteristico distintivo di questo spettacolo. Si sentono gli sberleffi medievali ma Scifoni (che esce dall’Accademia e dalla scuola di Proietti) parla con linguaggio da parrocchia, mescola comicità romana, usa i dialetti italiani, la televisione, la pubblicità, i social network, il grammelot, i giullari, la stand up comedy, imita Aldo Fabrizi – Papa, parla in italiano, scivola nel romanesco, nell’umbro, per poi passare alla lingua medievale, legge poesie, fiabe, racconta storie, presenta documentaristica, con un tocco di multimedialità. E poi canta e balla e suona la chitarra. E per tutto lo spettacolo piano piano, un pezzo alla volta, disegna una grande testa di San Francesco con aureola su un grande foglio attaccato ad un fondale, usando colori diversi, che alla fine strappa.
Insomma, un attore molto capace che sa utilizzare modalità espressive diverse mescolandole e creando uno show davvero interessante, presentando un San Francesco come una superstar, si potrebbe dire usando un termine moderno.
Il risultato è uno spettacolo non pesante, leggero, ma per niente banale anzi tutt’altro, contemporaneo e molto godibile.
San Francesco che forse è il personaggio più spirituale della Chiesa Cristiana - a parte Cristo ovviamente - in realtà è anche uomo pratico e innovativo, nonostante il Medioevo sia considerato periodo oscuro e già nelle predicazioni introduce elementi di arte teatrale, come la mimica, per farsi capire dalla gente che all’epoca non era certo istruita.
Il nome Francesco pare fosse stato inventato per lui, il primo al mondo a portarlo.
Il santo fonda poi l’Ordine Francescano dei frati, un particolare ordine ecclesiastico che a tutt’oggi è vivo e anzi uno dei principali della Chiesa.
San Francesco inventa il Presepe, come forma di rappresentazione religiosa, forse la più antica, a Greccio, provincia di Rieti, circa 800 anni fa ad oggi ancora la più diffusa.
E poi il bellissimo Cantico delle Creature, che è il testo poetico più antico della letteratura italiana di cui si conosca l'autore (ma permangono incertezze sul fatto che possa essere il più antico in assoluto).
Insomma, San Francesco è un santo che rimane nei secoli, fino a diventare il principale Santo Patrono d’Italia, nominato da Papa Pio XII nel 1939, festeggiato il 4 ottobre.
Lo spettacolo “FRA' - San Francesco, la superstar del Medioevo” è stato molto coinvolgente, al Teatro degli Industri di Grosseto.