Il progetto di educazione artistica Minipugnaloni

Acuqapendente: Le bizzarrie metereologiche di una Domenica altamente perturbata almeno sotto questo aspetto, non confondono la magia che sa regalare ad aquesiani e turisti il risultato del progetto di educazione artistica Minipugnaloni. In grado di coinvolgere studenti delle Scuole dell’Obbligo dell’Istituto Omnicomprensivo “Leonardo Da Vinci” coordinati dalla Dottoressa Luciana Billi e dal Corpo Docente, i piccolissimi di scuola materna ed asilo nido con le rispettive famiglie e la Pro Loco. 


A fare gli onori di casa presso la Biblioteca Comunale la Sindaca Alessandra Terrosi e l’artista Cesare Goretti, curatore della mostra “La visione artistica di una tematica religiosa che ha attraversato i secoli”. Alle ore 11.00 cerimonia religiosa tematica alla presenza della vicesindaca Monica Putano Bisti, dell’Assessore Glauco Clementucci e del consigliere comunale Loriano Ronca celebrata dal Parroco Don Enrico che regala poi la benedizione delle piccole opere posizionate in Piazza della Costituente. Nel pomeriggio sfilata per le vie del paese fino alla centralissima Piazza Girolamo Fabrizio. Durante la consegna dei Trofei considerazioni finali a cura del Presidente Pro Loco Fabio Vitali: “La storia ci insegna”, sottolinea, “che un secolo fa non erano i giovani o i giovanissimi a costruire i Pugnaloni. Ma i falegnami ed i pittori coadiuvati dalle autorità ecclesiastiche. Le opere erano molto più grandi e forse tecnicamente più complesse di quelle attuali. 

Ma certamente non vitali come quelle di oggi. Frutto di gruppi che rinnovano mano a mano facendo spazio alle nuove generazioni, mentre i più grandi, presi da impegni di lavoro, diventano meno assidui. Sia come Pro Loco che come Comune di Acquapendente siamo oggi pomeriggio qui per affermare che in questa tradizione giocano ruolo importante questi capolavori. Costruiti dai bambini delle scuole materne, elementari e medie. Sono una sorta di palestra. Per avviarli alla scoperta della tecnica del mosaico dei fiori. Ma soprattutto per farli innamorare a questa tradizione. Come nel calcio anche qui c’è un vivaio. Per dare alle squadre maggiori nuove leve. Durante le processioni che si snoderanno durante il centro storico in settimana, avranno un posto privilegiato: accanto alla Statua della Madonna del Fiore. Accanto a Lei per dimostrargli di voler fortemente rappresentare continuità, futuro, tradizione. Legata al costume ed alla vita stessa del Nostro paese”.