Presidente Provincia Francesco Limatola al tavolo ministeriale sulla crisi Venator

Grosseto: “Oggi, in occasione del tavolo ministeriale convocato per affrontare la grave crisi del gruppo Venator, ho ribadito, in qualità di Presidente della Provincia di Grosseto, la necessità di misure straordinarie di sostegno per i lavoratori e le lavoratrici dello stabilimento di Scarlino. – ha dichiarato Francesco Limatola - Il 31 gennaio è terminata la cassa integrazione straordinaria, e dal 1° febbraio sono stati attivati i contratti di solidarietà. Tuttavia, questa è solo una misura tampone, poiché scadrà il 30 giugno prossimo. È impensabile che centinaia di famiglie continuino a vivere nell’incertezza, senza alcuna garanzia sul proprio futuro. Chiediamo con forza l’attivazione immediata di ammortizzatori sociali in deroga per garantire un sostegno concreto ai lavoratori e al territorio”.

“Ma non basta – prosegue Francesco Limatola - Abbiamo chiesto al Ministero di esercitare tutta l’autorevolezza governativa per ottenere da Venator risposte chiare e definitive. Quali sono le reali intenzioni dell’azienda? Esiste una strategia industriale per il rilancio dello stabilimento di Scarlino, l’unico in Italia nella produzione di biossido di titanio, oppure siamo di fronte a un progressivo smantellamento? La mancanza di trasparenza da parte della multinazionale è diventata inaccettabile. Non si può continuare a giocare con il destino di 207 lavoratori diretti e di un indotto che, nel giro di pochi anni, è passato da 150 unità a soli 15 posti di lavoro. Stiamo parlando della più grande realtà produttiva della provincia di Grosseto, con un fatturato di oltre 200 milioni di euro. Un asset strategico non solo per la Maremma, ma per l’intero settore chimico italiano. Questa vertenza non riguarda solo i dipendenti Venator, ma l’intero futuro industriale del nostro territorio. La chiusura dello stabilimento o un ulteriore ridimensionamento significherebbe la perdita di un patrimonio produttivo, di competenze e di posti di lavoro difficilmente recuperabili. La Provincia di Grosseto, insieme a tutte le amministrazioni locali, continuerà a battersi con determinazione per tutelare l’occupazione, difendere il tessuto economico locale e pretendere un confronto serio e trasparente con Venator e le istituzioni nazionali. Non lasceremo soli i lavoratori e le loro famiglie”.