I “100 pensieri d’amore” di Govi al Polo culturale Le Clarisse

Giovedì 29 settembre l'inaugurazione della mostra, in esposizione fino a domenica 9 ottobre

Grosseto: Un'installazione di venti opere per rendere omaggio alle più celebri rappresentazioni dell'amore e dei suoi volti. È la mostra “100 pensieri d'amore” di Daniele Govi che sarà inaugurata giovedì 29 settembre alle ore 18 al Polo culturale Le Clarisse, dove resterà esposta fino a domenica 9 ottobre (ingresso libero; aperta al pubblico dal giovedì alla domenica con orario 10-13 e 16-19; info: 0564 488067; promozione@fondazionegrossetocultura.it). Alla struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura, in via Vinzaglio 27, è sempre possibile anche sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto cultura.

«“100 pensieri d’amore” – spiega il direttore del Polo culturale Le Clarisse, Mauro Papa – è un’installazione di venti opere con cui Daniele Govi intende rappresentare l’amore ispirandosi al libro omonimo di Fabio Camerini che contiene appunto 100 componimenti poetici sull’amore. Con le sue installazioni l’artista ha voluto rendere omaggio ad alcune celebri rappresentazioni dell’amore che hanno già fatto la loro comparsa nel mondo delle arti visive, ma ha inteso anche soffermarsi su altri tipi di amore e su sfumature più complesse: una galleria di immagini altamente significanti, in cui l’intera società è rispecchiata nei suoi aspetti contemporanei e nello sfondo della sua peculiare storia culturale».


Daniele Govi è nato a Piombino e vive a Livorno. Si è formato artisticamente a Firenze, dove ha frequentato il liceo artistico, l’accademia di Belle arti e la Scuola libera del nudo dell’Accademia. Ha insegnato discipline pittoriche al liceo artistico “Pietro Aldi” di Grosseto e dal 1989 al 1991 al Centro Arti visive di Piombino. Oltre all’attività pittorica, che lo ha impegnato anche nell'affrescare e decorare ville storiche, si è occupato anche di scenografia, lavorando ad allestimenti teatrali e performance multimediali dirette dalla coreografa Giorgia Macchi. Ama sperimentare nuove tecniche congeniali alla sua produzione, come quelle miste su sabbia e tela. Nella sala consiliare del Palazzo della cultura di San Vincenzo, inaugurata nel dicembre 1990, ha eseguito la “Battaglia di San Vincenzo” concepita come un trittico. Tra le numerose esposizioni personali, si ricordano quelle allestite al Palazzo della Cultura di San Vincenzo, al Museo archeologico e d’arte della Maremma di Grosseto e a Palazzo Borghese di Firenze.