Gruppi di opposizione: "Bene il sostegno del consiglio comunale alla legge sul fine vita votata in regione Toscana"
Follonica: Nella riunione del consiglio comunale di martedì 29 aprile è stato approvato un importante ordine del giorno presentato dalle opposizioni. Il voto è stato quasi unanime, con una sola astensione. In particolare nell'ordine del giorno si chiedeva di esprimere il supporto della città di Follonica alla legge regionale 16/2025 che introduce la possibilità di suicidio medicalmente assistito.
«La normativa nazionale attualmente nega l’accesso al suicidio medicalmente assistito alle persone che, in pieno possesso delle proprie capacità mentali, ne facciano richiesta. Questo è un vuoto normativo che va assolutamente colmato. Ricordiamo - spiegano i Gruppi consiliari Partito democratico, Follonica a Sinistra, Andrea Pecorini Sindaco - che durante l’estate 2021, furono raccolte 1.239.423 di firme da parte dei cittadini per la campagna referendaria, promossa dal Comitato Promotore Referendum Eutanasia Legale il cui il quesito referendario si poneva l’obiettivo di introdurre l’eutanasia legale tramite l’abrogazione parziale dell’art. 579 c.p. che punisce l’omicidio del consenziente. Quell'anno circa mille firme furono raccolte anche a Follonica, segno di un generale e trasversale interesse sul tema.
Nell'ordine del giorno in consiglio comunale abbiamo sottolineato che il diritto all’autodeterminazione e le decisioni sul fine vita devono essere considerate decisioni soggettive e, in quanto tali, devono essere prese con la massima libertà dalla persona per sé stessa. Ricordiamo dunque che numerosi cittadini chiedono di tutelare e di salvaguardare il rispetto della loro autodeterminazione e della loro dignità nella morte, senza dover ricorrere, per vedere garantito questo loro diritto, a lunghi e faticosi viaggi, sostenuti da associazioni no profit, verso i Paesi dove l’eutanasia o il suicidio medicalmente assistito sono consentiti.
Nell'ordine del giorno il consiglio comunale si impegna dunque a sostenere la legge regionale sul fine vita come esempio di buona pratica che sancisce il diritto all'autodeterminazione in ambito sanitario, un diritto che, con questa legge, è finalmente riconosciuto e tutelato in un contesto normativo chiaro e preciso.
Pertanto si impegna il sindaco a farsi parte attiva presso il Governo italiano affinché venga calendarizzata la discussione di una norma nazionale sul fine vita.
Politicamente - concludono le opposizioni - è da notare il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia, in contraddizione con l'atteggiamento tenuto dal partito in consiglio regionale dove si è opposto alla legge, segno che il tema è veramente trasversale e spesso personale, ma segno anche del fatto che i dibattiti in consiglio comunale sono spesso utili per raggiungere posizioni più mature e condivise».