Grosseto Aria Pulita: "Miasmi e impianti a biogas a Grosseto, disagi destinati ad aumentare nei prossimi anni"
Grosseto: La riconversione degli impianti a biogas in biometano, annunciata dal Sindaco di Grosseto, rischia di aggravare sensibilmente il problema dei cattivi odori per anni. Con il raddoppio del materiale organico in ingresso e l’aumento del putrescente digestato da spargere nei campi intorno alla città, i disagi per i cittadini potrebbero intensificarsi. Eppure l’Amministrazione comunale ha già espresso parere favorevole
Abbiamo appreso dall’Albo pretorio del Comune che le società di tre impianti a biogas di Grosseto hanno ricevuto pareri favorevoli dall’Amministrazione comunale per la riconversione a biometano. Tuttavia i documenti pubblicati indicano un significativo aumento delle quantità trattate: si prevede il raddoppio del materiale organico in ingresso, composto principalmente da letami dell’industria zootecnica proveniente da fuori regione. Questo comporterà inevitabilmente un incremento della quantità di digestato da distribuire nei terreni agricoli della zona, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Il Sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha dichiarato lo scorso 17 gennaio che “il revamping avverrà avvalendosi di tecnologia innovativa che garantirà la risoluzione della problematica dei miasmi”. Ma i precedenti ci inducono a dubitare: anche in passato gli impianti a biogas erano stati autorizzati con la garanzia che non avrebbero generato cattivi odori. Nel novembre 2019, in una nota del Comune di Grosseto dal titolo “Miasmi: il tavolo tecnico registra la sostanziale conformità sugli 8 impianti del territorio” lo stesso Vivarelli Colonna rassicurava i cittadini affermando che gli impianti rispettavano le normative. Ma la realtà, che è sotto il naso di tutti, ha raccontato un’altra storia.
In base alla Legge 108/2001, ai cittadini è garantito il diritto a essere informati sin dalle prime fasi dei progetti che hanno ricadute ambientali, cioè “quando tutte le opzioni e soluzioni sono ancora possibili”. Eppure, ad oggi, non riusciamo ad avere informazioni puntuali su questi progetti né dal Comune di Grosseto né dalla Regione Toscana.
Sensibile aumento delle quantità del materiale organico che causa i cattivi odori, progetti per ora inaccessibili, procedure definite “non appropriate” dalla stessa Regione Toscana e le solite rassicurazioni da parte del Sindaco: che cosa ci attende nei prossimi anni? Grosseto finirà immersa nel digestato fino al collo?
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