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Garante infanzia: al via il corso di formazione per tutori volontari di minorenni stranieri non accompagnati
Fino a venerdì 13 giugno, 5 giornate di formazione nella sede del Consiglio regionale. La Garante della Toscana, Camilla Bianchi: “Sono esposti ad elevati rischi e necessitano di protezione e assistenza. L’accoglienza diffusa passa anche dalle opportunità che Istituzioni e cittadini sanno offrire”
Firenze – Ha preso il via oggi (lunedì 9 giugno) il corso di formazione per aspiranti Tutori volontari di minorenni stranieri non accompagnati. Fino a venerdì 13, nella sede del Consiglio regionale, si terranno 5 giornate di formazione, in orario pomeridiano, organizzate dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, in ottemperanza all’articolo 11 della legge nazionale 47/2017.
Il tutore volontario costituisce una nuova forma di tutela legale e rappresenta una figura significativa nell’ambito del sistema di accoglienza, nonché nel processo di integrazione del minore straniero non accompagnato.
Il corso sarà articolato, in un’ottica multidisciplinare, nei seguenti moduli formativi: fenomenologico, giuridico e psicosociale. A conclusione è prevista una prova finale con test per accertare l’apprendimento delle conoscenze di base per l’adeguato espletamento delle funzioni da svolgere.
Ad aprire i lavori di questo pomeriggio la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana Camilla Bianchi.
“I minorenni stranieri che arrivano in Italia da soli sono i più vulnerabili tra i vulnerabili, hanno spesso alle spalle storie drammatiche. Per questo necessitano di protezione e di assistenza – ha affermato Camilla Bianchi -. Il corso rappresenta uno strumento utile a rafforzare il senso di responsabilità verso il loro superiore interesse. L’accoglienza diffusa passa anche dalle opportunità che istituzioni e cittadini sanno offrire”.
“I Tutori volontari di minorenni stranieri non accompagnati – ha proseguito la Garante - sono cittadine e cittadini che presteranno servizio a titolo volontario e gratuito. Si tratta di un significativo esempio di cittadinanza attiva, un impegno sociale sostanziale che rende le nostre comunità più responsabili, più civili e più inclusive, avvalorando altresì il significato profondo dell’alleanza tra istituzioni e società civile”.