Follonica verso il ballottaggio. Inceneritore Scarlino

"La Maremma non può diventare la pattumiera della Toscana per motivi elettorali". Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistra ribadisce la contrarietà all’inceneritore di Scarlino: “Il nostro no è netto e deciso. Chiedo a Giani di assumere una posizione di chiara contrarietà”.

Follonica: “Il nostro ‘No’ all'inceneritore di Scarlino è netto e deciso. Come abbiamo sempre detto, il futuro di questo territorio deve prescindere da quell'impianto di smaltimento dei rifiuti, che è obsoleto e inadeguato, come ha avuto modo di ribadire anche il Consiglio di stato nella sua ultima sentenza.

Proprio perché siamo convinti di questo, poche settimane fa abbiamo espresso la nostra contrarietà anche nell’avvio della nuova procedura di autorizzazione avviata dalla Regione Toscana, per il progetto di revamping. Questo non perché non ci stiano a cuore le vicende e le vite delle persone impiegate presso l'impianto, ma siamo convinti che il futuro sia in un modello diverso, su cui abbiamo investito in questi anni.

Per questo motivo, in attesa di comprendere le motivazioni che hanno spinto il candidato alla presidenza della Regione a fare certe dichiarazioni, chiedo a Eugenio Giani parole di chiara smentita rispetto a ciò che è stato detto sull’inceneritore di Scarlino - peraltro con passaggi assai infelici (i carri armati) - e di assumere una posizione di netta contrarietà, non ideologica ma pragmatica, leggendo atti e sentenze, che sono letteralmente agghiaccianti. Quell’impianto è superato e va chiuso. Punto. La Maremma non può diventare, per ragioni di convenienza elettorale, la pattumiera della Toscana”.

Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistraSuperare la precarietà nella scuola è allo stesso tempo obiettivo fondamentale, la pandemia infatti ha messo davanti agli occhi di tutti ciò che noi denunciavamo da anni, un sistema fragile che va irrobustito e che va potenziato attraverso gli investimenti in organico, programmazione, edilizia, tempo scuola, valorizzazione del personale, assunzioni di personale, riorganizzazione degli spazi.

Ora deve essere fatto ogni sforzo per ritornare alla scuola in presenza, per questo è necessario mettere a punto un piano straordinario di investimenti e ripensare tempi e luoghi per riorganizzare il lavoro didattico e amministrativo. È questa l’occasione per andare oltre l’emergenza del Covid-19, investendo in istruzione e conoscenza in modo che il diritto alla formazione diventi un diritto esteso a tutti, assumendo come obiettivo la lotta alle diseguaglianze e alla precarietà, la crescita culturale e democratica del Paese.”