Festival Identità toscana, tutte le novità del Testo Unico sul turismo
Firenze: La novità che saranno introdotte nel Testo Unico sul turismo ed un focus curato da Irpet sulle tendenze del turismo internazionale. Sono stati questi i punti chiave della sessione pomeridiana della seconda giornata del Festival dell’Identità toscana dedicata, appunto, a una delle risorse regionali più importanti. Ne ha parlato il presidente Eugenio Giani insieme all’assessore al turismo Leonardo Marras.
“La legge sul turismo – ha spiegato Giani - dà proprio una risposta all’esigenza della Toscana diffusa, una Toscana che sui propri territori possa esercitare una funzione di supporto, sostegno e azione che si concretizza nel valorizzare le comunità di ambito turistico, ovvero le 28 comunità che vanno oltre quella che è la dimensione delle Province che fino a qualche hanno fa erano il riferimento per la promozione dei territori”.
“Con la nuova legge – ha aggiunto Giani - le aree della Toscana che si trovano fra, per esempio due province, come la Valdichiana diventano la comunità della Valdichiana al di là della parte di appartenenza ad Arezzo o Siena. Significa dare molta forza al territorio e alla sua peculiarità. Lo stesso per la Lunigiana spesso associata a Massa e Carrara, in realtà è la Val di Magra un territorio diverso con una sua origine storica, una capacità promozionale che la rende molto più omogenea in quanto tale, o la Garfagnana, la Valle del Serchio, la Maremma, l’Amiata. La legge sul turismo calibra intorno alle 28 comunità d’ambito una capacità promozionale molto forte. E’ una legge che può dare strumenti per una promozione turistica che passi attraverso il messaggio che il turismo è ambiente, cultura, paesaggio, ovvero ricomprende gli aspetti promozionali che toccano discipline diverse”.
“Il nostro è un turismo variegato – ha sottolineato l'assessore Marras - , con un’articolazione che nessuna altra regione ha. Abbiamo la fortuna di essere riconosciuti nel mondo senza aver bisogno di neanche doverla spingere l’immagine della Toscana per quanto parli da sè. Questa alta percezione però ha bisogno di lavorare di più; perciò la promessa che si fa, anche con l’azione promozionale è la verifica sul terreno, ecco perché cerchiamo sempre di più un rapporto diretto con gli operatori, affinché utilizzino gli strumenti regionali , popolino le infrastrutture digitali della Regione, in una sorta di mega redazione che comunica con lo stesso profilo, la stessa cifra, gli stessi moduli, faccia squadra fra il pubblico e il privato in maniera straordinaria”.
E per quanto riguarda la modifica del Testo Unico, Marras ha aggiunto: “Abbiamo provato anche ad aggiornare un testo, quello del 2016 che era già avanzato, ma sono successe tante cose del mondo che hanno cambiato le sorti del turismo, così abbiamo fatto una profonda manutenzione straordinaria della legge partendo proprio dalla necessità di inquadrare ed esplodere tutta la gestione dei dati, perché da lì nasce il tesoro e la conoscenza del fenomeno in tempo reale: avere il nostro sistema digitale capace di passare da essere vetrina a essere un gestore di dati che possono essere offerti alle piccole imprese per decidere, scegliere di impostare, a seconda dei cambiamenti dei fenomeni che sono anche repentini, la direzione da prendere. Marras parla della risistemazione del quadro istituzionale; gli ambiti diventano comunità del turismo, luoghi dove non solo i comuni, ma anche gli operatori e la comunità tutta diventa accogliente”.
La proposta di legge di modifica del Testo Unico del turismo ha caratterizzato il dibattito finale durante il quale sono state evidenziate le novità principali. A partire dalla riforma della governance, con la razionalizzazione e semplificazione di ruoli e funzioni amministrative degli attori istituzionali. Regione, Toscana Promozione Turistica (TPT) e Fondazione Sistema Toscana (FST) vedono rafforzate e meglio delineate le funzioni di promozione turistica con la definizione dell’ecosistema digitale del turismo. Disciplinato il neo-costituito Osservatorio regionale sul turismo (ORT), strumento per condividere e analizzare dati e informazioni di banche dati pubbliche e private. Gli Ambiti territoriali sono rinominati Comunità del turismo. Ricondotte ai Comuni (che potranno esercitarle a livello di Comunità) le funzioni in materia di agenzie di viaggio e turismo, il riconoscimento delle associazioni pro-loco e la classificazione delle strutture ricettive. Istituiti inoltre la Consulta della Comunità del turismo (organismo di negoziazione e confronto tra amministratori ed operatori) e la Consulta permanente (subordinato alla giunta regionale e aperta alla partecipazione di tutti i portatori di interesse, col compito di esaminare gli indirizzi strategici regionali per i programmi di attività delle agenzie e le analisi dell'ORT).
La pdl modifica radicalmente la fase di costruzione del PTO (Prodotto turistico omogeneo) rafforzando il coinvolgimento degli operatori. Inoltre razionalizza e semplifica tutta la disciplina delle strutture ricettive. Vengono riunite le norme procedurali applicabili a tutte le strutture ricettive e quelle in materia di vigilanza e sanzioni. Previsto un capo apposito per le strutture ricettive all’aperto, mentre per l’albergo viene prevista la possibilità di mettere a disposizione di alcuni locali per lo svolgimento di attività di smart working, oppure di associare nella gestione civili abitazioni nella disponibilità della struttura stessa.
Oltre all’introduzione del cosiddetto Academy Hotel o Albergo scuola vengono eliminate dal Testo Unico le attività di affittacamere e bed and breakfast non imprenditoriali. L’albergo diffuso non fa parte delle strutture ricettive alberghiere.
Un intero titolo è dedicato alle locazioni turistiche per il cui svolgimento in forma imprenditoriale si rinvia alla alla legge statale. L’innovazione più significativa è l’inserimento di un articolo che contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche, nel rispetto dei principi di stretta necessità, proporzionalità e non discriminazione. Ribadito, per chi destina immobili all’attività di locazione turistica in forma non imprenditoriale, l’obbligo di effettuare la comunicazione al Comune, con i dati identificativi e le informazioni relative alla capacità ricettiva, alle dotazioni e alle caratteristiche dell’alloggio.
Le modifiche in materia di stabilimenti balneari sono sia sostanziali (si attribuisce natura di attività principale, allo stesso modo della balneazione, sia al trattamento elioterapico che alla talassoterapia, in modo da consentire di prolungare il periodo di apertura degli stabilimenti), che formali (con la riscrittura della norma riguardante la SCIA).
Riviste anche le norme dedicate alle agenzie di viaggio e turismo (disposizioni su requisiti e obblighi per l’esercizio dell’attività e presentazione della SCIA) e la disciplina della comunicazione al Comune del rinnovo delle polizze assicurative per responsabilità civile e della prestazione di garanzia per i casi di insolvenza e fallimento, sulle agenzie di viaggio e turismo online e sul direttore tecnico di agenzia. Infine, per le professioni turistiche, considerata la riforma statale avvenuta a fine dicembre 2023, si indica la necessità di intervento per conformare le disposizioni regionali a tale riforma.
La presentazione di Irpet, curata dal direttore Nicola Sciclone, ha anzitutto stabilito il peso economico del settore per la Toscana: il 10% del Pil e circa l’11% dell’occupazione totale (con punte che superano il 40% per alcuni sistemi economici della costa). Sempre secondo Irpet la Toscana è al 12° posto per presenze tra le regioni europee (in Italia solo Veneto e le province di Trento e Bolzano fanno meglio).
In quanto a capacità attrattiva, dal 1985 al 2019 la Toscana è seconda dietro alla Lombardia per ritmo di crescita (in questo arco temporale sono quasi quadruplicate le presenze straniere e quasi triplicate quelle complessive). Infine, per quanto riguarda le tendenze del turismo internazionale per il 2023, in crescita ancora gli statunitensi, rimbalzo dei mercati di estremo oriente e Oceania, battuta d’arresto per alcuni paesi dell’Europa occidentale (Svizzera, Belgio, Danimarca e Austria) e in forte crescita Francia, Spagna, Grecia e molti paesi dell’est europeo. Infine rilevante la crescita del Regno Unito.
Due le principali sfide all’orizzonte: innovazione tecnologica e digitalizzazione (con ruolo cruciale giocato dall’intervento pubblico) e sostenibilità sociale e ambientale (necessità di sviluppare ulteriormente la regolazione del settore, incentivare la crescita di prodotti turistici di tipo slow-esperienziale, rendendo più accessibili le aree interne, nonché politiche di sostegno alla qualità dei contratti lavorativi e alle imprese giovanili).