Famiglia, FDI: 'Mentre si rischia collasso economico e sociale, Pd e 5Stelle pensano al DDL Zan/Scalfarotto'
Grosseto: “Il Ddl presentato dai deputati Alessandro Zan e Ivan Scalfarotto, dibattuto in queste settimane in Parlamento, rischia di diventare legge qualora fosse approvato entro luglio. Un provvedimento non a favore delle discriminazioni nei confronti degli omosessuali o transessuali, ma bensì contro la famiglia biologica, tradizionale, formata da un papà e una mamma”, così esordisce Fabrizio Rossi, presidente provinciale di FDI Grosseto sul tema della famiglia.
“Il tam-tam mediatico apparso in questi giorni sia sulle cronache nazionali che in quelle locali, - dice il presidente provinciale di Fratelli d’Italia – con il quale si cerca di far passare come discriminazione nei confronti degli omosessuali qualsiasi pensiero o atto che si rivolga a favore della famiglia tradizionale, è fuorviante e nasconde invece il vero intento che c’è dietro questo Ddl”.
“Andando oltre le apparenze, - commenta Fabrizio Rossi - o oltre le roboanti terminologie sconosciute ai più, si evince invece che ad essere discriminato non sia la persona omosessuale o transessuale, peraltro già supportata e tutelata dalla legge attualmente in vigore in Italia che punisce penalmente ogni atto di bullismo e discriminazione ai danni di chiunque venga oltraggiato nelle scelte personali, quindi anche in quelle sessuali e ecc., ma bensì la carica discriminatoria del Ddl di Zan/Scalfarotto è rivolta invece contro chiunque si esprima liberamente in favore della famiglia naturale. Quella formata da una mamma, un papà e dai loro figli”.
“E’ molto significativo al riguardo, - prosegue Rossi - che contro questo Ddl siano scesi in campo anche i vescovi italiani, i quali producendo un documento nel quale si parla di ‘APRIRE A DERIVE LIBERTICIDE’ molto pericolose, con tale norma si rischia di rendere così perseguibile chiunque in un qualsiasi convegno, assemblea o altro, parli a favore della famiglia naturale, nella sua accezione biologica”.
“Io credo, - afferma Fabrizio Rossi - che siamo dinanzi ad un vero e proprio attacco alla libertà di opinione, e a una illimitata sequenza di attacchi alla famiglia che, lo ha dimostrato in questi giorni, è il più collaudato istituto naturale pronto a fungere da ammortizzatore sociale vero (non come la cassa integrazione che non è arrivata ai più) anche in caso di emergenza sanitaria. Non vorremmo che, con la scusa di non discriminare le persone omosessuali o transessuali, invece, in realtà, tende a minare uno dei valori irrinunciabili dell’essere umano e dei bambini che è quello di avere un papà ed una mamma e magari aprire a teorie strampalate o peggio criminali, quale appunto la teoria del gender o all’utero in affitto”.
“Anziché parlare della disastrosa situazione economica che sta per prendere per il collo gli italiani, il parlamento viene impegnato a trattare una “materia” tutt’altro che all’ordine del giorno nella testa e nel cuore degli italiani. Si parla di settembre 2020, - conclude Fabrizio Rossi - come mese infuocato per la nostra economia, ed è vero, ma è anche vero che già a luglio, se dovesse passare questo Ddl, il destino di tutti noi può pesantemente subire un attacco più difficile da poter arginare: la parola fine ad una Libertà anch’essa importante. Quella di opinione”.