Energie da fonti rinnovabili. Niente limite ai ricavi per gli agricoltori

L’ha stabilito il Tar della Lombardia, che accoglie le istanze presentate da Confagricoltura

Grosseto: Grosse novità per gli agricoltori che hanno investito nelle rinnovabili e ai quali lo Stato voleva tassare gli extra profitti da esse derivati. Ad accogliere il ricorso di diverse aziende è stata la prima sezione del Tar della Lombardia che annulla gli atti impugnati anche da Confagricoltura, la prima associazione a presentare il ricorso con-ro la delibera dell’Arera (l’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) che introduceva i limiti ai ricavi, chiamati extra profitti ottenuti da impianti alimentati con fonti rinnovabili. 

“Questo è un atto di importanza strategica - commenta il presidente di Confagricoltura Grosseto, Attilio Tocchi -. Come associazione fin da subito abbiamo giudicato ingiusto il meccanismo che il decreto prevedeva, secondo il quale i titolari degli impianti sarebbero tenuti a versare (o ricevere) la differenza tra il prezzo di vendita dell’energia e un prezzo di riferimento fissato per legge.” Tale meccanismo di compensazione, contenuto nell’articolo 15 bis del decreto legge Aiuti-ter, si riferisce agli impianti di generazione da fonte rinnovabile beneficiari di premi fissi o entrati in esercizio prima del 2010, insieme a quelli non beneficiari di incentivi. “L’aver accolto il ricorso - conclude Tocchi - è un segnale volto alle aziende che hanno investito nella realizzazione di impianti green che rischiavano di vedere i propri sforzi vanificati da una tassazione che la nostra associazione ritiene discriminante, irragionevole e sproporzionata.”