Energia: “Segnale di attenzione nei confronti sistema produttivo ma piccole imprese escluse dal beneficio"

Bramerini: “Il decreto del Governo esclude chi fa i servizi alla persona e alla comunità perché pone come discrimine la potenza disponibile”.

Grosseto: Il decreto per abbassare i costi delle bollette esclude dalla platea dei beneficiari le micro imprese. “La misura – commenta Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – rappresenta un segnale di attenzione nei confronti del sistema produttivo, ma oltre un milione di imprese sono escluse dalla misura. Si tratta di micro e piccole imprese che già si fanno carico di 6 miliardi di euro l’anno di oneri generali di sistema, il 50% del totale, come ha sottolineato la nostra associazione nel corso dell’audizione davanti alla Commissione attività produttive della Camera in merito al decreto bollette, chiedendo di estendere la misura alle imprese con potenza installata inferiore a 16,5 kW”.

“Sono tagliate fuori – continua Bramerini – soprattutto le micro imprese che operano nei servizi alla persona e alla comunità come parrucchieri, lavanderia, autoriparatori e molte altre”.

Cna sottolinea, inoltre, che pur apprezzando l’intervento, l’impatto dell’azzeramento della componente Asos (la parte della spesa per oneri di sistema destinata a coprire gli oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione) è modesto a fronte dell’aumento del 44% dei costi energetici negli ultimi mesi “Anche perché le Pmi con potenza superiore a 16,5 kW registreranno un incremento delle bollette intorno al 35% - aggiunge – ed è quindi necessario stimolare una maggiore concorrenza sui mercati energetici, poiché i benefici della riduzione dei prezzi sui mercati all’ingrosso non si trasferisce, di fatto, sulle bollette di imprese e famiglie”. Un’altra criticità riscontrata dall’associazione è rappresentata dalle dinamiche per la formazione dei prezzi sul mercato, che è ancora fortemente influenzata dai costi dell’energia prodotta da fonti fossili ed è quindi un processo che non valorizza l’energia da fonti rinnovabili che, al contrario, vanta minori costi di generazione.