Emergenza sfratti per morosità incolpevole
Grosseto: "In questi giorni - si legge nella nota di Valerio Bennati e Alessio Buzzani per il Partito Della Rifondazione Comunista di Grosseto - presso la sede grossetana del SUNIA si stanno formando file di cittadini intenti a chiedere informazioni preoccupati per la propria situazione affittuaria e abitativa che si troverebbero ad affrontare dopo il primo luglio, ultimo giorno in cui sarà in vigore a meno di proroga il blocco degli sfratti, motivo per cui molti di essi rischiano di trovarsi letteralmente in mezzo ad una strada.
Nella sola provincia di Grosseto potrebbero essere esecutivi ben 500 sfratti nei confronti di inquilini con morosità incolpevole. Il Partito Della Rifondazione Comunista, da sempre al fianco delle categorie più deboli, lancia un appello a tutti i comuni della provincia ed in particolare del comune capoluogo per sollecitare la creazione di una commissione per “il passaggio tra alloggi popolari” in modo da permettere agli inquilini sfrattati di essere ricollocati in un’altra abitazione pensiamo sia inoltre doveroso destinare parte del Recovery plan all'edilizia residenziale pubblica e all'erogazione di contributi per il pagamento degli affitti rivolto a persone a basso reddito o in difficoltà temporanea in quanto un piano casa degno di tale nome manca ormai da tempo, l'unico infatti fu il piano INA-Casa conosciuto anche come piano Fanfani legge n.43 28 febbraio 1949 dopodiché praticamente il vuoto.
In questa società che si dichiara a parole civile e democratica,non è possibile tollerare che genitori si trovino di fronte alla terribile scelta tra garantire il sostentamento di se e della propria famiglia o pagare l'affitto dell' abitazione; pensionati al minimo, disoccupati, cassaintegrati, persone in perenne precarietà lavorativa o in procinto di perdere il proprio posto di lavoro che si trovano davanti a scelte,drammatiche per garantire la propria sopravvivenza personale e familiare; situazioni queste che rischiano di divenire regola e non eccezione la nostra costituzione Art.47 garantisce il diritto fondamentale all'abitare, la crisi pandemica rischia però di rendere tale diritto ancor più evanescente; deve essere dunque delle istituzioni il compito di trovare le soluzioni migliori per tutte quelle persone in situazioni di morosità incolpevole. Politici e membri delle istituzioni - conclude la nota di Rifondazione Comunista - hanno il dovere di farsene carico in nome e per conto della nostra costituzione sulla quale hanno giurato".