'Delegittimazione, isolamento e distrazione'. Mazzocco e Fedeli replicano a Giuntini
Massa Marititma: "Questa è la cura del sindaco per contrastare legittime critiche - così Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli replicano al Sindaco Marcello Giuntini -. Il tema è sempre lo stesso: eludere il problema, lanciare un messaggio ai cittadini che il suo pensiero è unico e condiviso da tutti eccetto chi ha fini personali, mentre lui fa tutto per i cittadini, intimidirne due per educarne cento.
E questa risposta non stupisce, fa parte di quella logica che contraddistingue un modo per evitare i confronto sui contenuti, distrarre l’attenzione portando la discussione su un piano personale e lanciare un messaggio di forza alla comunità per isolare i dissidenti.
I problemi non possono essere nascosti con dietrologie ed è sbagliato definire polemiche criticità oggettive ancora presenti a distanza di mesi dall’emergenza. Restiamo quindi sui contenuti perché alla fine dell’emergenza ritorneremo nell’emergenza già presente nel settore sanitario e lavoriamo per costruire.
Nessuno ha chiuso o vuole chiudere la porta in faccia a qualcuno od ha escluso esperienze, gruppi od altro. Il Tavolo è aperto a tutti quelli che vogliono creare prospettive diverse per l’ospedale e il territorio.
Per fare questo bisogna cominciare da subito, non aspettare che passi il covid che ha messo alla luce quella debolezza e quella fragilità già presenti nel sistema sanitario ospedaliero e territoriale.
Ben vengano per questo i contributi da parte di gruppi politici, associazioni, liberi cittadini per costruire un progetto dal basso che potrà anche scontrarsi, contrapporsi ad altri livelli istituzionali ma che nasce dalla volontà comune di tutelare la salute come diritto irrinunciabile dei cittadini.
Non riteniamo sbagliato chiedere che all’ospedale di Massa o meglio nel presidio delle Colline Metallifere, siano inseriti posti letto di sub intensiva a garanzia delle attività mediche e chirurgiche, va potenziata l’equipe chirurgica a garanzia di continuità dell’attività, aumentati i posti letto di cure intermedie e ospedale di comunità, mantenuti e adeguati le sezioni di cardiologia e l’attività pediatrica ospedaliera, va realizzata la casa della salute parcheggiata da anni nel nulla.
Non riteniamo sbagliato rafforzare e potenziare il territorio perché migliorando il territorio si evitano ricoveri impropri ma per far questo deve essere potenziato tutto il sistema socio – sanitario, aumentata e qualificata l’assistenza domiciliare integrata, potenziati e sostenuti i servizi come neuropsichiatria infantile, psichiatria, pediatria, consultori per giovani e donne.
A questo dobbiamo guardare e trovare forme unitarie cercando alleanze anche con gli altri comuni della zona e con i soggetti presenti nelle singole comunità. Quanto sta avvenendo nell’Alta val di Cecina può essere seguito e perché non portato avanti insieme anche a quella zona che ha criticità simili. Maggiore coesione tra territori deboli e marginali può far nascere una forza importante.
Ognuno di noi ha una responsabilità che è quella di consegnare alle nuove generazioni prospettive che passano anche dalla tutela dei servizi sanitari e per arrestare quel declino che non è futuro per nessuno".