Daspo urbano a Grosseto, Potere al Popolo: 'Alla povertà si risponde con la repressione'

Grosseto: Il consiglio comunale di Grosseto ha approvato nella seduta del 25 maggio scorso l'ennesimo strumento repressivo di contrasto al cosiddetto "degrado".

"Sappiamo bene, - dice una nota di Potere al Popolo, Grosseto - che tale misura non nasce dalla giunta di destra guidata da Vivarelli Colonna, bensì dalle disposizioni dei decreti Minniti (Governo Gentiloni) nel febbraio del 2017, lo stesso ministro degli interni protagonista nelle relazioni internazionali con i mercenari libici esecutori del contenimento migratorio (parliamo dei cosiddetti lager) dalle coste del Nord Africa alla sponda sud dell'Unione Europea".

"I decreti Minniti, - spiega la nota - rappresentano la base su cui Salvini ha plasmato il suo potenziamento dei dispositivi repressivi: i decreti sicurezza approvati tra il 2018 e 2019 hanno soltanto implementato misure repressive su attivisti sociali e migranti che già erano state avviate dal precedente governo a guida "democratica".

La linearità delle disposizioni governative e l'interscambiabilità dei colori politici che le attuano ci danno una precisa idea di come la reale alternativa sociale e politica si debba rintracciare al di fuori dell'orizzonte bipolare tra centro destra e centro sinistra. Le componenti più “radicali” nelle rispettive code vengono poi silenziate e infine sussunte, risultando in una compatibilità e organicità di fatto tra il PD e la cosiddetta sinistra “alternativa” in Parlamento. Non si riscontra dunque una critica a quelle disposizioni repressive che derivano direttamente dall'architettura politico/istituzionale dell'Unione Europea".

"Questa prospettiva di sviluppo produttivo e sociale è basata sull'intensivo sfruttamento ambientale: - prosegue Potere al Popolo - da una parte estraendo valore dal territorio interno, dall’altra implementando la turistificazione della costa. Al contempo si registra l'emarginazione pressoché totale delle componenti giovanili (tasso di disoccupazione che sfiora il 50%) tenute ad emigrare come unica soluzione di emancipazione individuale".

"Alle grandi problematiche sociali del paese si risponde come sempre con maggiore sfruttamento e repressione, e anche a Grosseto, dove le condizioni materiali non potranno che peggiorare, si risponde con strumenti repressivi volti a contenere le possibilità di conflittualità sociale.

Come Potere al Popolo! riteniamo che ai giovani e a chi vive in condizioni di marginalità si debbano fornire risposte concrete sul terreno del futuro e della sicurezza sociale, a partire da prospettive occupazionali dignitose e un diritto allo studio universale e garantito", così termina la nota.