“Corrispondenze” con le installazioni di Matteo Gobbo al Polo Clarisse

Giovedì 24 novembre l'incontro con l'artista nel nuovo appuntamento della rassegna

Grosseto: Matteo Gobbo è il protagonista del nuovo appuntamento della rassegna “Corrispondenze” nella Chiesa dei Bigi al Polo culturale Le Clarisse, in programma giovedì 24 novembre alle ore 18. L’evento – che vedrà, come di consueto, l’arte contemporanea incontrare l’arte antica – sarà dedicato alla presentazione di quattro installazioni dell’artista all'interno del Museo Collezione Gianfranco Luzzetti. Il biglietto d’ingresso costa 3 euro e dà diritto a visitare tutte le mostre allestite all’interno del museo; inoltre, durante l’incontro saranno serviti tè e biscotti. E non solo: chi sarà presente alla visita guidata delle ore 17 con il direttore Mauro Papa alla mostra sulle donazioni Gentili e Barontini, sempre giovedì 24 novembre, con lo stesso biglietto (in questo caso dal costo di 5 euro, ridotto 3 euro) potrà seguire anche anche “Corrispondenze” con Matteo Gobbo. Nell’occasione sarà possibile sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura.

Le opere di Matteo Gobbo sono ormai “di casa” in Clarisse: la Chiesa dei Bigi già ospita una sua installazione, che vede la “Fiducia in Dio” di Lorenzo Bartolini contemplare i fiori di plastica recuperati dallo spazio che ospitava il santone indiano Atma Malik nei suoi incontri pubblici. Un'altra sua installazione ha trasformato uno spazio della galleria di Clarisse durante la mostra di Grow per Città visibile. E adesso, in questo nuovo appuntamento di “Corrispondenze”, quattro opere speciali – che ancora una volta evocano il silenzio come dimensione spirituale – da presentare in un talk nel corso del quale l'artista sarà aperto alle domande del pubblico.


Matteo Gobbo è un pittore, scultore, fotografo e videomaker originario di Padova che cinque anni fa si è stabilito a Follonica e oggi vive a Grosseto. È autodidatta e coltiva l’arte da sempre, ma solo negli ultimi anni da professionista. Durante i suoi viaggi in India e Thailandia ha visitato monasteri e scoperto la meditazione, che lo ha aiutato ad approfondire la sua parte creativa; la sua ricerca artistica è sempre connessa alla ricerca personale, come due dimensioni parallele che si accrescono a vicenda. È iscritto alla scuola sperimentale “Persistence is all” di Lecce. Nella sua produzione artistica, parte da un approccio spirituale e introspettivo: le sue fotografie, sculture e installazioni vogliono riflettere la sua sfera interiore e connetterla con la natura geometrica del mondo. Per questo predilige l’astrattismo.