Coronavirus, dalla Toscana il primo volume dedicato alla gestione del rischio nelle maxi emergenze

Il presidente Gelli “Lo presenteremo in tutta Italia, sarà strumento utile per affrontare eventuale nuova ondata”  Firenze: Mettere a frutto l’esperienza di chi si è trovato costretto a dover ridisegnare in tutta fretta interi processi e prassi consolidate per far fronte in maniera efficace alla nuova emergenza rappresentata dalla diffusione del Coronavirus. Da qui nasce il volume “La gestione del rischio nelle maxi emergenze.

Il metodo Sismax” promosso dalla Fondazione Italia in Salute con la collaborazione di Cesvot, Luiss Business School e Ordine di Malta, che sarà presentato il prossimo 11 settembre a Empoli (ore 11, Chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani).

Il manuale, che descrive il metodo Sismax applicato in Toscana da oltre 10 anni per le maxiemergenze convenzionali (terremoti, esondazioni..) e non convenzionali (pandemie, incidenti nucleari..) e esportato anche nella regione Sardegna attraverso una convenzione siglata un anno fa tra Ausl e Regione Sardegna, trae origine dall’esperienza degli operatori sanitari svolta presso la Azienda U.S.L. Toscana Centro prima e durante la diffusione del Covid-19 e dello stato di emergenza esteso a tutto il territorio nazionale. L'Ausl Toscana Centro ha attivato fin da subito l’Unità Sanitaria di Crisi Aziendale, attribuendole, come previsto dal metodo Sistema Integrato Sanità in Maxiemergenza (SISmax) competenze organizzative e decisionali, in totale sinergia con i vertici aziendali.

“La pandemia di COVID-19 è stata capace di mostrare quanto sistemi e procedure che ritenevamo a prova di imprevisto possano d’un tratto rivelarsi fragili – spiega Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute - Qualora l’epidemia dovesse ripresentarsi con forza già nel prossimo autunno, è già pronto un manuale per gli addetti ai lavori che siamo sicuri si dimostrerà molto utile per fronteggiare una nuova emergenza. L’esperienza e il contesto toscano nel quale si applica il metodo SISmax – spiega Gelli - rappresenta una best practice che può essere studiata e approfondita affinché sia applicabile e diffusa a livello nazionale."

Il manuale, realizzato in linea con quanto previsto dalla Legge 24/2017 sulla sicurezza delle cure e sulla responsabilità professionale dei medici, rappresenta il primo strumento per sensibilizzare e formare tutto il personale sanitario e i volontari della Protezione Civile, secondo un approccio multidisciplinare, con l'obiettivo di far acquisire quelle capacità organizzative necessarie per far fronte a una situazione straordinaria di soccorso, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i soggetti, nel rispetto del proprio ruolo e delle proprie competenze.

Il volume è articolato in quattro parti. La prima parte, d’inquadramento generale, fornisce una lettura comparata tra il sistema sanitario e quello della protezione civile. La seconda parte del manuale, incentrata sulla gestione delle Maxiemergenze “convenzionali” in base alla prassi, entra nello specifico delle procedure SISmax sia a livello di centrale operativa 118 sia a livello territoriale, con approfondimenti sul “modulo sanitario”, su come pianificare una corretta gestione di eventi complessi, in presenza di rischio sanitario o di calamità, e sul triage, con la sua storia e suoi metodi. Nella terza parte viene affrontato il tema delle Maxiemergenze “non convenzionali”, attinenti al cosiddetto rischio NBCR (Nucleare - Biologico - Chimico - Radiologico), con l’addestramento dei nuclei speciali e la descrizione della gestione del rischio biologico, radiologico e chimico, con le relative procedure SISmax di vestizione e svestizione dei dispositivi di protezione individuale.

Proprio in questa parte vi è una sezione dedicata alla pandemia da SarsCov2, con la descrizione di quanto accaduto, sia da un punto di vista epidemiologico che da un punto di vista clinico. Infine, la quarta e ultima parte è dedicata ai temi dell’assistenza psicologica e della comunicazione nelle Maxiemergenze nonché degli strumenti informatici a supporto del metodo SISmax.

“Siamo convinti - conclude Gelli - che questo lavoro possa costituire uno strumento informativo-formativo completo e utile, non solo per coloro che si occupano della gestione delle Maxiemergenze, ma anche per i professionisti della sanità e per i volontari che intendono impegnarsi nell’ambito sanitario e della Protezione Civile".