Cordoglio e riconoscenza per una guida spirituale e sociale

Firenze: Le Acli Toscana lo ricordano come “un padre vero”, capace di parlare al cuore delle persone comuni, in particolare ai lavoratori, ai giovani, ai precari.

"Ha saputo dare voce agli invisibili, e il suo insegnamento continuerà a ispirare chi crede in una fede incarnata nella vita quotidiana."

Per Confcooperative Toscana, è stato “un punto di riferimento” per l’economia civile e la cooperazione.

La sua insistenza sul mettere le persone al centro, costruire ponti e non muri, rimane un'eredità preziosa per chi lavora ogni giorno per il bene comune.

Difensore della dignità umana e della pace

È stato riconosciuto da più voci come un uomo degli ultimi, impegnato nel riavvicinare la Chiesa ai poveri, con coerenza e coraggio.

Forte il suo appello alla pace: fino all’ultimo ha denunciato la follia delle guerre, incoraggiando governi e popoli a trovare strade di riconciliazione e disarmo.

Profeta del creato e della giustizia climatica

Papa Francesco è stato una figura centrale nel connettere fede, ecologia e giustizia sociale.

Il giorno della sua morte è stato definito “estremamente triste” anche da chi si occupa della difesa dell’ambiente.

  • Il WWF Italia, con il presidente Luciano Di Tizio, ha evidenziato il valore universale della sua enciclica Laudato si’, considerata un manifesto per un mondo più giusto, dove esseri umani e natura possano vivere in armonia.
  • La sua eredità ecologica è rafforzata anche dalla successiva esortazione Laudate Deum, che richiama all'urgenza di agire contro la crisi climatica e ambientale.
In sintesi

Papa Francesco viene ricordato con affetto e profonda gratitudine da realtà diverse – sociali, ecclesiali, cooperative e ambientaliste – come una guida morale e spirituale capace di unire fede e impegno, parola e azione. La sua voce ha parlato per gli ultimi, la pace, il lavoro e il creato, lasciando un’impronta che continuerà a ispirare.