Contratto Scuola, FDI: “Dalle parole ai fatti”
Guendalina Amati (consigliere provinciale e docente), Antonio Cava (responsabile dipartimento istruzione e scuola FDI-Grosseto e insegnante): “Dopo anni di attese, proclami e false promesse da parte di M5S e PD, i dipendenti del Comparto scuola vedono sbloccarsi il rinnovo contrattuale”.
Grosseto: “In un momento come quello attuale, in cui i cittadini non riescono ad arrivare a fine mese, dal nuovo Governo Meloni è stato dato un segnale importante a un comparto importante come quello della scuola”, afferma Guendalina Amati, (nella foto sotto) consigliere provinciale FDI Grosseto, e docente scolastico.
“L'accordo raggiunto tra governo e i sindacati sul rinnovo del contratto della scuola, - prosegue Amati - deve essere interpretato come un atto di riguardo verso tutti coloro che vi lavorano, siano essi personale docente, che Ata. In un settore strategico come quello dell'Istruzione il contratto era ormai fermo da anni, ed essendo una docente sono entusiasta di quanto fatto da un Esecutivo arrivato da neanche due settimane al Governo. Stipendi, che ricordo, erano fermi da anni e precisamente dal CCNL 2016-2018”.
“L’intesa che è stata raggiunta, - spiegano il consigliere Guendalina Amati e il responsabile del dipartimento istruzione di FDI-Grosseto, Antonio Cava - è quella riguardante la parte economica, relativamente al trattamento fondamentale riguardante gli stipendi tabellari e le componenti fisse del trattamento accessorio, mentre per quanto riguarda l’aspetto normativo, il tutto, visti i tempi ristretti, sarà spostato e aggiornato nel 2023. Si prevede che per i docenti ed il personale Ata ci sarà un aumento medio già da dicembre pari a 105 euro lordi, che diventeranno 123 euro lordi in media da gennaio, oltre agli arretrati che verranno liquidati entro la fine dell’anno, presumibilmente nella busta paga di dicembre, che ammontano a circa 3mila euro in media”.
“In merito alle tante critiche spesso capziose, piovute ultimamente sul nuovo capo del governo da parte della sinistra, che si preoccupa più di cose effimere come la sterile diatriba su come chiamare “La o Il Presidente” Meloni, finalmente un governo con a capo Giorgia Meloni che lavora seriamente pensando agli interessi dei cittadini italiani. Finalmente anche nel comparto scuola si intravede una luce di ripresa dopo anni di buio totale”, concludono Guendalina Amati e Antonio Cava (nella foto sopra).