Commercio, Marras: 'Previsioni confuse del Comune'

"Così si prendono in giro tutti i commercianti, piccoli e grandi”

Grosseto: “Non ci vuole troppo per capire che la nostra città è già satura di offerta commerciale di grandi dimensioni. Invece il Comune di Grosseto nella documentazione di avvio al suo piano strutturale ha presentato ulteriori previsioni di medie e grandi strutture di vendita che andranno in copianificazione con Provincia e Regione. Allargare l’offerta della grande distribuzione per il futuro di Grosseto è illogico, incomprensibile, dannoso e politicamente criminale” – così Leonardo Marras, commentando la possibilità di ampliamento dei centri commerciali cittadini.

“Ci sarebbe da aggiungere poco altro, perfino le intenzioni manifestate pubblicamente da Coop di allargare il più grande centro commerciale della città, appaiono, di fronte a questo scenario, ben poca cosa – prosegue –. Il direttore di Unicoop ha motivato la loro proposta, facendo il paragone con Treviso, città da cui proviene. Si tratta di prospettive fuori misura per una città come la nostra in cui il reddito procapite medio annuo è più basso di oltre 7mila euro rispetto a Treviso, con una tendenza degli ultimi tre anni a scendere di oltre il 3%. Ma capisco che, anche se irrealistiche, la disponibilità della Giunta comunale ad accettare tutto senza operare alcuna scelta, ha indotto anche le realtà più grandi ad avanzare proposte come queste. Mentre, lo ricordo, la legge regionale sul commercio è molto chiara: impedisce la realizzazione di grandi strutture di vendita oltre i 15mila metri quadrati.

In questi giorni di campagna elettorale, si sente di tutto anche da alcuni amministratori locali in carica ormai da cinque anni, addirittura che la competenza per il rilascio di queste autorizzazioni sia della Regione, mentre la legge prevede che l’autorizzazione sia rilasciata dal Comune, dopo una conferenza di servizi svolta insieme a Regione e Provincia per raccogliere i loro pareri tecnici.

Invece, cosa accadrà in realtà? La Regione sarà obbligata a rimandare tutto indietro e a chiedere quali siano le proposte da esaminare in copianificazione e chi amministra a livello locale sarà costretto a scegliere; allo stesso modo, i tecnici del Comune, tenuti ad applicare le leggi, si troveranno a respingere le richieste di autorizzazione di ampliamento dei centri commerciali attuali che implicano il superamento dei limiti indicati”.

“Un amministratore che dice una cosa falsa o è bugiardo o è incompetente – conclude Marras – e dunque non merita altra attenzione. Questa vicenda, però, denota un approccio che va oltre perché è approssimativo, furbesco e ingannevole mentre di fronte alle trasformazioni in atto e alle difficoltà che il comparto commerciale ha subito e subirà, sarebbe stato davvero apprezzabile un rapporto trasparente ed un forte coinvolgimento del tessuto locale.

L’attuale maggioranza sta prendendo in giro tutti: da una parta i piccoli commercianti ai quali si riservano sempre parole piene di enfasi senza che seguano i fatti; dall’altra tutti coloro che hanno presentato richieste speculative da inserire negli strumenti urbanistici e, ai quali, adesso, chissà perché, non si è voluto dire di no, ben sapendo però che dopo la campagna elettorale, inevitabilmente, in molti rimarranno con un pugno di mosche in mano”.