Commercio, Coldiretti Toscana: Pomarola "Sleale", 12 violazioni accertare in regione
Ritardi nei pagamenti e contratti gravosi: nel mirino la grande distribuzione. Coldiretti invita gli agricoltori a segnalare e denunciare comportamenti scorretti da parte degli acquirenti.
Firenze: Pomarola “sleale” in Toscana. Sono 12 le violazioni accertate al 31 dicembre 2024 dall’ICQRF (Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione frodi) nei confronti di alcuni trasformatori e marchi della grande distribuzione organizzata accusata di aver abusato della sua forza contrattuale per obbligare i fornitori agricoli ed alimentari ad accettare condizioni più svantaggiose. Fortemente voluta e sostenuta da Coldiretti che ha contribuito a renderla ancora più attuale, la legge contro le pratiche sleali punta a tutelare gli agricoltori spesso costretti a vendere al di sotto dei costi di produzione e indirettamente i consumatori garantendo loro filiere più trasparenti ed etiche. Tra le irregolarità contestate ai supermercati finiti in Toscana sotto la lente di ingrandimento della task force del Masaf ci sono il ritardo dei pagamenti dei corrispettivi e l’imposizione di condizioni contrattuali eccessivamente e senza giustificazione gravose. A renderlo noto è Coldiretti Toscana in riferimento alla pubblicazione del rapporto annuale sulle attività di contrasto alle pratiche sleali che hanno evidenziato numerose irregolarità nelle relazioni commerciali e nei contratti di cessione tra produttori/agricoltori e le imprese di distribuzione all’ingrosso e al dettaglio.
“Il prezzo pagato dai fornitori agli agricoltori per l’acquisto dei loro prodotti non può essere inferiore ai costi di produzione: vale per le conserve di pomodoro come per il latte, per gli ortaggi come per le carni, per il miele e per l’olio. E’ un principio su cui ci siamo battuti a lungo per tutelare il reddito delle imprese strozzate dagli aumenti dei fattori produttivi indispensabili come energia, sementi e concimi e da annate sempre più condizionate dai cambiamenti climatici. C’è una soglia al di sotto della quale una relazione commerciale diventa speculazione. Quella soglia è stabilita da Ismea. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – I controlli, esercitati anche in Toscana, stanno facendo emergere le prime situazioni di irregolarità lungo le filiere. Le imprese agricole possono finalmente difendersi dallo strapotere di grossisti e grande distribuzione ma molte aziende hanno timore di ritorsioni nel denunciare eventuali illeciti. Per questo la nostra associazione garantisce l’anonimato alla singola impresa”.
La legge contro le pratiche sleali, recepita dal nostro Paese con una legge ad hoc, interviene in quel campo, fino ad oggi pieno di lacune e zone d’ombra, rappresentato dai contratti tra agricoltori ed acquirenti. Coldiretti è stata la prima associazione a denunciare una multinazionale per violazione della legge (Dlgs 198/2021), contribuendo all’attuazione concreta della norma. “E’ un altro tassello all’interno di un mosaico più ampio a tutela del reddito agricolo che passa da etichette trasparenti e chiare, dall’abolizione del codice doganale e dall’applicazione della reciprocità negli scambi commerciale con i paesi terzi per evitare l’ingresso nel mercato comunitario e nazionale di prodotti di bassa qualità a prezzi stracciati e con standard inferiori”: conclude la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani.