Centenario di Follonica: la Biblioteca apre le sue porte

Il 20, il 23 e il 27 dicembre, dalle 16 alle 19, si potranno portare le fotografie in biblioteca per una scansione. Il materiale verrà restituito immediatamente a chi lo mette a disposizione

Il regista Francesco Falaschi e lo scrittore Sacha Naspini cercano fotografie della città fabbrica, della vita intorno alla fonderia e degli operai dell'Ilva di Follonica, ma anche immagini di vita quotidiana a cavallo tra il XIX e il XX secolo.

Follonica: Per completare il docufilm dal titolo “Memoria di Ferro” servono immagini di repertorio che potrebbero trovarsi nei cassetti delle cittadine e dei cittadini di Follonica. E per aiutare nella ricerca la Biblioteca della Ghisa apre adesso le sue porte. Chi ha del materiale che vuole mettere a disposizione degli autori, potrà portarlo in biblioteca, dove sarà scansionato e restituito subito dopo.

I giorni per la scansione sono il 20, il 23 e il 27 dicembre, dalle 16 alle 19.

Gli autori cercano in modo particolare scene inerenti alla vita di fabbrica, fino all’anno della chiusura della fonderia nel 1960. Servono poi anche immagini di vita sociale e del tempo libero fino agli anni Ottanta. Quello di Falaschi e Naspini è un progetto che vuole raccontare la storia della città fabbrica attraverso cinque racconti di personaggi inventati, ma storicamente verosimili. Un lavoro che intreccia teatro di narrazione, fiction e documentazione storica. Gli attori che hanno preso parte alla realizzazione del film sono Alessandro Haber, uno dei più importanti attori di cinema e teatro italiani, Luigi Fedele, già protagonista di “Piuma” e “Quanto basta”, Cecilia Dazzi, protagonista del film d’esordio di Falaschi “Emma sono io” e interprete premiata di film di vari registi, da Luigi Comencini a Nanni Moretti, nonché di numerose fiction televisive, e Cristiana dell’Anna, attrice già vista in “Gomorra”, “Qui rido io” e interprete di film internazionali.

«Ci sono immagini preziose che le cittadine e i cittadini custodiscono gelosamente – dice l'assessora alle politiche culturali Barbara Catalani – per questo abbiamo deciso di aprire la biblioteca per permettere di fare le scansioni e restituire immediatamente il materiale a coloro che lo mettono a disposizione. Falaschi e Naspini stanno realizzando un docufilm che parla della nostra storia ed è quindi fondamentale avere a disposizione più documenti possibile, non solo della fonderia dell'Ilva ma anche della vita che ruotava attorno ad essa».